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A che punto è la transizione in Toscana? Lo spiega Legambiente col Forum Energia

Venerdì 28 marzo appuntamento al Palazzo Medici Riccardi di Firenze, per una giornata di confronto e approfondimento aperta a tutti
 |  Toscana

È ormai ai nastri di partenza l’appuntamento annuale col Forum Energia Toscana di Legambiente, in agenda venerdì 28 marzo (dalle 9 alle 13.30) nella prestigiosa cornice di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze. Organizzato dal Cigno verde regionale, il Forum offre una preziosa occasione per fare il punto sulla transizione ecologica in regione, tanto più urgente man mano che avanza la crisi climatica in corso e cresce il costo dell’energia in bolletta.

La nuova alluvione che è tornata a riversarsi sul territorio il 14 e 15 marzo – con eventi estremi in crescita del 485% dal 2015, a livello nazionale – è solo l’ultimo campanello d’allarme a ricordarci l’urgenza di investire in mitigazione, abbandonando progressivamente i combustibili fossili per fare spazio a efficienza energetica e fonti rinnovabili.

Un fronte sul quale l’Italia è drammaticamente in ritardo. Le emissioni nazionali di gas serra, informa oggi l’Ispra, sono calate solo del 26,4% dal 1990 a fronte del -37% come dato medio Ue (e dovremo raggiungere -55% tra appena 5 anni); un risultato frutto dell’espansione dell’energia pulita, che cresce però ancora troppo lentamente. Nei primi due mesi di quest’anno, come mostrano i più recenti dati Terna, sono calate sia la produzione (-13,4%) sia la crescita dei nuovi impianti (-38%) rispetto all’anno scorso.

Come documenta Legambiente, per rispettare il pur timido obiettivo contenuto nel decreto Aree idonee del Governo Meloni, ovvero installare +80 GW dal 2021 al 2030 (di cui almeno 4,2 GW in Toscana), l’Italia dovrebbe fare spazio a nuovi impianti per un minimo di 10,38 GW/anno – che diventano +12 GW/anno per rispettare appieno i target RePowerEu fatti propri dal Piano elettrico 2030 elaborato dalla confindustriale Elettricità futura –, mentre anche nel 2024 si è fermata ampiamente sotto questa soglia (+7,48 GW).

Come risultato, l’Italia rischia di raggiungere gli obiettivi al 2030 con ben 8 anni di ritardo. E la Toscana non è certo messa meglio: sempre Legambiente avvisa che, senza una profonda accelerazione, in regione i +4,2 GW previsti come soglia minima al 2030 sarebbero traguardati solo nel 2049. Un ritardo che non ci possiamo permettere, perché dall’avanzata delle fonti pulite dipende non “solo” la lotta alla crisi climatica ma anche la riduzione del caro energia che grava su famiglie e imprese: basti osservare che negli ultimi 4 anni l’extra-costo in bolletta per le famiglie italiane rispetto a Spagna e Portogallo, dove invece le rinnovabili corrono, si stima arrivi a 74 miliardi di euro.

Non è un caso dunque che gli ambientalisti si aspettino uno scatto in velocità sulle installazioni, non solo facendo spazio all’ulteriore sviluppo della geotermia – la Regione ha rinnovato per 20 anni le concessioni minerarie all’attuale gestore, Enel green power, che ha in programma investimenti complessivi da 7,4 mld di euro – ma anche a fotovoltaico, eolico, idroelettrico e a tutte le fonti pulite disponibili sul territorio. La Regione è al lavoro in queste settimane sulla legge per definire le Aree idonee agli impianti, e un’ampia coalizione ecologista sbocciata a gennaio a Firenze chiede coraggio alla politica regionale quanto alle amministrazioni locali; sull’intero processo pende però ancora la spada di Damocle del Tar Lazio, chiamato ad esprimersi (la sentenza era attesa entro il 22 marzo, ma è slittata ancora a data da destinarsi) sul decreto nazionale Aree idonee che sottende la pdl regionale.

Di tutto questo si parlerà all’interno del Forum legambientino, presieduto e coordinato dal presidente del Cigno verde regionale Fausto Ferruzza. L’appuntamento si aprirà coi saluti della sindaca di Firenze (Sara Funaro), per poi proseguire con la relazione introduttiva a cura della responsabile Energia di Legambiente nazionale (Katiuscia Eroe) e dividersi dunque in due sessioni distinte.

La prima è incentrata sul macrotema Rivoluzione rinnovabile: sostenibilità, paesaggi e aree idonee in Toscana, che vedrà alternarsi gli interventi di David Tei (Regione Toscana), Attilio Piattelli (Coordinamento Free), Davide Astasio Garcia (Anev), Francesco Ferrante (Kyoto club), Angelo Gentili (Legambiente), Giampaolo Vecchieschi (Enel green power), Gaia Pedrolli (Ecolobby) e Paolo Picchi (Eta Florence renewable energies). La seconda sessione approfondirà invece il tema Risparmio, efficienza, partecipazione: la sfida delle comunità energetiche, con gli interventi di Francesca Sbragia (Arrr), Giulio Signorini (Legambiente Toscana), Silvia Viviani (InArch Toscana), Claudio Vanni (Unicoop Firenze), Elena Pampana (Acli Toscana), Marco Andrei (Arci), Fabio Roggiolani (Ecofuturo) e Tommaso Galassi (Edison energia).

A chiudere il forum ci sarà infine la tavola rotonda Dialoghi sull’energia, dove si confronteranno l’assessora all’Ambiente della Regione (Monia Monni), la vicesindaca di Firenze con delega all’Ambiente (Paola Galgani), il delegato Energia di Anci Toscana (Michelangelo Betti) e Fausto Ferruzza, con la moderazione del caporedattore di greenreport (Luca Aterini).

L’ingresso al forum è libero e gratuito, previa registrazione scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.