
Nelle scuole di Livorno mastelli in plastica riciclata, per toccare con mano cosa c’è dopo la differenziata

In occasione del centenario del Rotary club di Livorno, l’associazione ha sviluppato un progetto dedicato all’educazione ambientale, coinvolgendo come partner il comune di Livorno e due aziende fondamentali per l’economia circolare del nostro territorio: Revet e il gruppo Neri-Labromare.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Comunale alla presenza del sindaco Luca Salvetti, del presidente del Rotary Club Livorno Fabrizio Vitale e di Alessia Scappini, amministratrice delegata di Revet.
«Nell'intenso programma per i cento anni del Rotary club Livorno, la parte ambientale ha un notevole rilevanza – spiega il sindaco, Luca Salvetti – Questo progetto dedicato all'educazione ambientale si sposa perfettamente con i temi che tratteremo alla Biennale del Mare. Spero di poter trovare la formula giusta per poterlo presentare all'interno di Blu Livorno».
In questi giorni infatti i comunicatori ambientali di Revet – la partecipata pubblica che raccoglie, seleziona e avvia a riciclo gran parte delle raccolte differenziate degli imballaggi toscani – stanno svolgendo le lezioni in aula nelle prime scuole che hanno aderito fin dal subito al progetto: Iti Galilei, Nautico Cappellini e Liceo Cecioni, con il coinvolgimento di quasi 500 studenti livornesi.
In queste tre scuole sono già stati consegnati i mastelli per la raccolta degli imballaggi, ma successivamente saranno distribuiti a cura di Aamps anche negli altri istituti superiori. La particolarità di questi mastelli è che sono stati realizzati in plastica riciclata da Revet, proveniente dalle raccolte differenziate toscane: i mastelli riciclati saranno utilizzati dai ragazzi per la loro raccolta differenziata degli imballaggi alimentando un processo circolare che consentirà di fare altri oggetti in plastica riciclata.
I mastelli in plastica riciclata sono stati acquistati grazie al contributo dato dal Rotary club Livorno attraverso il progetto distrettuale End Plastic Soup - Tuscany in action ovvero End plastic soup - l’azione del Rotary in Toscana.
Lo scopo del progetto distrettuale End Plastic Soup è quello di svolgere azioni di monitoraggio, ma soprattutto mitigazione e sensibilizzazione in diverse aree marine della costa toscana (Viareggio, Livorno e Maremma). Il progetto non si limita a questa attività nelle scuole di Livorno, e anche negli altri territori coinvolti saranno organizzati incontri di formazione degli insegnanti per sensibilizzare i ragazzi, utilizzando il materiale messo a disposizione da MareVivo ETS, attualmente sulla Amerigo Vespucci in giro intorno al mondo. Inoltre si svolgeranno uscite con raccolte di rifiuti sulle spiagge, una delle quali è già prevista nel mese di maggio a Orbetello.
Il progetto coinvolge anche i pescatori che entrano quotidianamente in contatto con la plastica, promuovendo l’installazione di isole ecologiche controllate dove poter conferire le plastiche recuperate durante la pesca. Sempre con i pescatori è in fase di progettazione l’acquisto di cassette non di polistirolo, ma riutilizzabili e “microcippate” per la distribuzione del pescato.
«Partendo dal presupposto che non si può pensare di pulire il mare e liberarlo dalla plastica, anche perché quello che appare è una minima parte di quello che si trova dentro il mare – conclude il presidente del Rotary club Livorno, Fabrizio Vitale – crediamo che quello che possiamo e dobbiamo fare noi, come rotariani, è essere di esempio e sensibilizzare l’opinione pubblica per creare una coscienza virtuosa e un modus vivendi che faccia chiedere a ognuno di noi quale sia il comportamento corretto da tenere».
