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Nuova iniezione di fiducia per Alia Multiutility, siglati finanziamenti da 965 milioni di euro

Per due terzi saranno dedicati agli investimenti previsti dal piano industriale sui servizi pubblici toscani
 |  Toscana

La società interamente pubblica che sta fungendo da polo aggregatore per i servizi pubblici locali toscani, Alia Multiutility, ha appena ottenuto un finanziamento da 965 milioni di euro, per un terzo destinato a rifinanziare i debiti in essere e per due terzi da dedicarsi al piano investimenti del gruppo.

La nuova liquidità è stata ottenuta grazie a un finanziamento bancario a medio-lungo termine da 765 milioni di euro, cui si aggiunge un prestito obbligazionario di durata decennale, da 200 milioni di euro; quest’ultimo è stato siglato da Pgim Private Capital, divisione di The Prudential Insurance Company of America, mentre il finanziamento – che gode di parziale garanzia Sace ed è strutturato in tre linee con durata massima di 5 anni – arriva da un pool di banche: Banca Monte dei Paschi di Siena, Bnl e Bnp Paribas, Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e UniCredit, che hanno agito come Global coordinators e bookrunners, e da Credit Agricole Corporate and Investment Bank in qualità di bookrunner.

Le società direttamente coinvolte dal finanziamento sono Alia e Estra, ma vista la natura della Multiutility si tratta di risorse integralmente a beneficio del territorio toscano, dato che in definitiva i suoi soci sono attualmente costituiti dai Comuni di Firenze (36,8%), Prato (18,5%), Pistoia (5,4%) Empoli (3,4%) e da altri Comuni toscani (35,9%).

I nuovi finanziamenti da quasi 1 miliardo di euro testimoniano la fiducia verso l’ulteriore sviluppo della Multiutility toscana, a scia dei buoni risultati finanziari e industriali messi in fila dalla società negli ultimi anni.

Come rimarcato dalla stessa società a dicembre, i dati relativi al 2023 e al 2024 «mostrano una costante e significativa crescita della redditività del gruppo, a testimonianza della solidità del piano industriale e delle sue proiezioni. Tutte le business unit, a partire dal settore ambiente, sono su un sentiero di efficienza operativa grazie ad un piano di investimenti che ha realizzato e realizzerà infrastrutture rilevanti per la gestione ordinata dei servizi, affrancando così la Toscana dalla dipendenza da infrastrutture di terzi e contenendo le tariffe.  Il debito contratto dalla Società è stato prevalentemente impiegato a finanziare tali opere, incrementando significativamente il valore patrimoniale degli asset gestiti dall’impresa.

Tra il 2021 e il 2024 il valore delle infrastrutture del gruppo (asset concessorio) è aumentato da 210 a 1.248,5 milioni di euro (con il valore delle infrastrutture dell’ambiente passate da 210 a 424,5 milioni di euro). Sotto il profilo dell’indebitamento, nel periodo 2021-23 le principali multiutility italiane hanno registrato un rapporto tra debito e risultato lordo medio (Pfn/Ebitda) compreso tra 2,9x e 3,7x. Nello stesso periodo il Gruppo ha registrato un coefficiente medio di 2,6x ponendosi tra i best performer».

Redazione Greenreport

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