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Il termovalorizzatore L45 di San Zeno riprenderà domani le attività

La “notizia” che lo voleva acceso per bruciare circa 300 kg di sostanza stupefacente era una bufala
 |  Toscana

Per un termovalorizzatore toscano che sembra ormai irreversibilmente avviato verso la chiusura, quello di Livorno, un altro è pronto a riprendere le proprie attività: si tratta della linea L45, gestita a San Zeno (AR) dalla partecipata pubblica Aisa impianti “Zero spreco”.

«In questi giorni – spiegano oggi dalla società – è apparsa la notizia che presso la linea di recupero energetico L45 di San Zeno siano stati termodistrutti circa 300 kg di sostanza stupefacente. La notizia non corrisponde al vero perché la L45 in questi giorni è stata spenta per attività manutentive, ripartirà martedì 12 novembre. La normativa vigente prevede che i termovalorizzatori pubblici vengano utilizzati dalle forze dell’ordine per la distruzione delle sostanze stupefacenti e la linea di recupero energetico Zero spreco è tra questi ma, nel caso in questione, la termodistruzione non sarebbe potuta avvenire perché la linea è stata ferma».

Il temporaneo spegnimento era iniziato a fine ottobre, per permettere attività di manutenzione programmata all’impianto. Senza la L45 a disposizione, i rifiuti che avrebbe potuto termovalorizzare sono stati trasportati in altri impianti non di prossimità – coi relativi maggiori costi, sia ambientali (legati al trasporto) sia economici (con ricadute in Tari) –, per essere comunque bruciati o peggio smaltiti in discarica.

Non a caso Aisa impianti ha chiesto di mantenere in vita la linea L45 anche una volta che la nuova e più grande L75 – adesso in fase di realizzazione, con un investimento da 24 mln di euro – potrà entrare in funzione.

Redazione Greenreport

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