Il termovalorizzatore di San Zeno in fermo programmato, ecco cosa succede senza impianto
Il Polo di San Zeno (AR) per l’economia circolare, gestito dalla partecipata pubblica Aisa impianti, è dotato di una linea di termovalorizzazione da 45mila t/a – e un’altra da 75mila t/a è in fase di realizzazione –, che da domenica sera è ferma per un intervento di manutenzione programmata: resterà in stand by fino a sabato 9 novembre, offrendo un plastico esempio di cosa succederebbe in via definitiva se l’impianto non fosse disponibile sul territorio.
In primo luogo il Polo non può, ovviamente, attingere all’elettricità prodotta dalla combustione dei rifiuti non riciclabili meccanicamente – come l’indifferenziato o gli scarti stessi di differenziata e riciclo –, e deve dunque comprare quella disponibile dalla rete nazionale per il funzionamento degli altri impianti, ad esempio per l’alimentazione dei motori elettrici dei biofiltri. In secondo luogo il termovalorizzatore trasforma necessariamente in una stazione di trasferimento verso altri impianti di recupero energetico o discarica.
«I rifiuti indifferenziati raccolti con mezzi di piccola dimensione vengono conferiti all’impianto di San Zeno e ricaricati in mezzi di grande volume per il trasporto presso altri impianti – spiega il gestore – Ciò determina un incremento dei costi necessari al trattamento, sia per il trasferimento dei rifiuti verso altri impianti che per l’acquisto di energia dalla rete. Il trasferimento dei rifiuti via gomma causa anche un aumento delle emissioni, proporzionale alla distanza degli impianti di destinazione.
Si raccomanda – concludono da Aisa impianti – ad ognuno di noi di adottare tutte le buone pratiche per una riduzione della produzione di rifiuti alla fonte, modificando il nostro stile di vita, al fine di limitare per quanto possibile la necessità di ricorrere al trasporto verso altri impianti. La conoscenza del funzionamento degli impianti è per tutti i cittadini molto importante e per questo l’azienda si adopera nelle tante iniziative di coinvolgimento della società civile presso il polo tecnologico di San Zeno»