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Respinto il ricorso di Fino1-DoBank-Unicredit, dovrà pagare le spese legali

La fideiussione ErreErre non era valida, la Corte di cassazione dà definitivamente ragione a Cermec

Porzano: «Con questa pronuncia possiamo chiudere la procedura concordataria, importante dato che stiamo perfezionando gli atti per il conferimento di Cermec in Retiambiente»
 |  Toscana

Dopo la sentenza arrivata dalla Corte d’appello di Venezia già nel 2022, nei giorni scorsi è stata direttamente la suprema Corte di cassazione a porre la parola fine al contenzioso tra Cermec – la partecipata pubblica dei Comuni di Massa e Carrara attiva nell’economia circolare – e Fino1-DoBank-Unicredit.

Secondo la Corte la fideiussione che l’istituto di credito affermava di vantare dalla società pubblica nata a garanzia del finanziamento richiesto dalla vecchia partecipata ErreErre (oggi fallita) per la costruzione di un impianto di produzione di combustibile derivato da rifiuti era, fin dall’inizio, nulla e pertanto inefficace.

Nessun esborso dovuto per Cermec, dunque, mentre Fino1 oltre a vedersi respingere il ricorso è stato anche condannato al pagamento a Cermec delle spese legali.

«Il lavoro svolto dai nostri legali, gli avvocati Sergio Menchini, Silvio Crapolicchio e Michele Comastri – commenta l’amministratore unico di Cermec, Lorenzo Porzano – è stato straordinario ed evidentemente efficace e li ringrazio per aver portato alla nostra azienda questo importantissimo risultato».

Va infatti ricordato che il contenzioso con Unicredit, non essendo ancora arrivata l’ordinanza definitiva, aveva costretto Cermec a iscrivere le somme rivendicate dalla banca nel fondo rischi e la mancanza del giudicato impediva anche la chiusura del concordato preventivo, nonostante la fase dell’esdebitazione si fosse conclusa fin dal 2019.

«Con questa pronuncia – sottolinea Porzano – siamo oggi in condizione di poter chiudere la procedura concordataria: fatto tanto più importante in questa fase in cui si stanno perfezionando gli atti per il conferimento di Cermec in Retiambiente. Al gestore unico integrato possiamo così consegnare un’azienda “pulita” e risanata e con un valore anche economico rilevante».

Redazione Greenreport

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