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Campi Flegrei, due scosse di magnitudo 3.9. Protezione civile allertata e scuole chiuse a Pozzuoli

Il primo evento sismico sabato, poi un altro poco dopo la mezzanotte di oggi. Il vulcanologo De Natale: «Episodi generati dalla stessa sorgente che provoca anche il sollevamento del suolo. Se questo fenomeno continua, potremmo aspettarci una sismicità sempre maggiore, con magnitudo che possono arrivare anche a 5»
 |  Prevenzione rischi naturali

La terra continua a tremare, nell’area dei Campi Flegrei. Dopo la scossa di sabato, un’altra sempre di magnitudo 3.9 è stata registrata poco dopo la mezzanotte. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’evento sismico è avvenuto con ipocentro a soli due kilometri di profondità ed epicentro a cinque kilometri da Pozzuoli. E lo sciame sta continuando ancora questa mattina

In seguito all’evento di questa notte, avvertito anche a Napoli, la Sala Situazione Italia del dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. Il capo dipartimento, Fabio Ciciliano, ha presieduto alle ore 1.30 un’unità di crisi in videocollegamento con il territorio. Durante la riunione, visto il numero di cittadini che si sono riversati in strada, è stata disposta l’attivazione del volontariato di protezione civile e l’apertura delle aree di accoglienza e di attesa per i cittadini dei comuni di Pozzuoli, Bacoli e Napoli. Oggi a Pozzuoli le scuole sono rimaste chiuse e la situazione continua ad essere monitorata da tutti gli enti coinvolti. 

Come spiega per la Società italiana di geologia ambientale (Sigea) il vulcanologo Giuseppe De Natale, «questa sismicità è generata dalla stessa sorgente che genera anche il sollevamento del suolo. Il sollevamento del suolo è come un ‘manometro’ che misura la pressione interna al sistema: dal 2006 ad oggi, il livello del suolo è aumentato, nel punto di massima deformazione al porto di Pozzuoli, di oltre 1,40 metri. Man mano che il livello del suolo sale, ci indica che anche la pressione interna sale: ma la pressione interna frattura anche le rocce, generando i terremoti. Al crescere della pressione interna, e quindi del livello del suolo, aumenta la sismicità: sia in frequenza che in magnitudo massima. Oggi siamo ad un livello del suolo circa 40 cm più alto del massimo raggiunto nel 1984, e lo sciame di oggi è stato infatti il più forte in assoluto (in termini di energia liberata) mai registrato ai Campi Flegrei. E purtroppo, se continua il sollevamento, potremmo aspettarci una sismicità sempre maggiore, con magnitudo che possono arrivare anche a 5: in termini di energia, oltre 10 volte più forti del terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto il 20 Maggio 2024». Questa evoluzione della sismicità, spiega il vulcanologo esperto dei Campi Flegrei «era prevedibile e prevista e ne sto parlando dal 16 ottobre 2018».

Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, nel corso di un punto stampa svoltosi questa mattina all’esterno della struttura che ospita la Protezione civile, punta comunque a rassicurare la cittadinanza: «Sono attento. Ho grande rispetto delle competenze scientifiche messe in campo. Ci dicono che non c'è quella preoccupazione tale da poter immaginare qualcosa di catastrofico. Il fenomeno è monitorato ventiquattr’ore su ventiquattro. I cittadini stiano tranquilli». Lo sciame sismico però non accenna ad esaurirsi.

Redazione Greenreport

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