Ecobonus 2024, in arrivo incentivi da 1 mld di euro per acquistare veicoli a basse emissioni
Dopo un crollo delle immatricolazioni di auto elettriche che prosegue ormai da inizio anno (il primo quadrimestre del 2024 sono state immatricolate 16.402 vetture full electric, il 19,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023), il mercato italiano può iniziare a sperare in una ripresa con l’arrivo dei nuovi incentivi Ecobonus 2024.
Il nuovo Dpcm riguardante la rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni prevede risorse complessive per 1 miliardo di euro per l’anno in corso; la piattaforma per le prenotazioni sarà attiva dal 3 giugno alle ore 10.00 (ecobonus.mise.gov.it).
Tra le novità, sono previsti contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5.
È agevolato l'acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km - fasce 0-20 gr/km (elettriche), 21-60 g/km (ibride plug-in), 61-135 gr/km (termiche) - nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.
Con l’obiettivo di incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante, sale da 5.000 a 13.750 euro il contributo massimo ottenibile per l'acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, per chi possiede un Isee inferiore a 30.000 euro.
«L’attivazione dei nuovi incentivi auto rappresenta un’ottima notizia per i cittadini e più in generale per tutto il sistema Italia – commenta Fabio Pressi, presidente dell’associazione di categoria Motus-E – anche se al momento l’orizzonte della misura si è ridotto a soli sei mesi, ed è un peccato che non sia stata colta l’occasione per allineare il ‘cap’ di prezzo per le auto elettriche incentivabili a quello delle ibride plug-in, l’incentivo raggiunge valori molto importanti per le auto a zero emissioni e consentirà a moltissimi automobilisti di avvicinarsi all’elettrico».
Per stabilizzare il mercato italiano e avvicinarlo al mix di alimentazioni Ue, secondo Pressi sarà indispensabile «iniziare a calibrare le politiche incentivanti con una visione di medio periodo, tale da permettere a cittadini e imprese di programmare le proprie scelte in un contesto chiaro, prevedibile e ben definito».
In quest’ottica, Pressi ricorda l’importanza della proposta congiunta avanzata al Governo da Motus-E insieme alle altre maggiori associazioni automotive italiane, che mira a sostenere il processo di elettrificazione delle flotte aziendali, supportando le imprese nel percorso di rinnovo del proprio parco auto.
La proposta d’intervento, precisano dall’associazione di categoria, riguarda le percentuali di deducibilità dei costi di acquisto o di leasing finanziario e di noleggio, in base alle emissioni di CO2, e l’innalzamento dell’attuale costo massimo fiscalmente riconosciuto. I costi della misura risultano estremamente contenuti rispetto ai grandi benefici che l’iniziativa avrebbe in termini di stimolo alla diffusione della mobilità a zero emissioni e di premialità per le imprese e i lavoratori che sceglieranno questa tecnologia.
«La maggiore deducibilità per l’elettrico sta già dando ottimi risultati in molti Paesi europei, consentendo di abbattere le emissioni di auto con percorrenze elevate e di alimentare un mercato dell’usato elettrico di qualità, indispensabile per avvicinare a questa tecnologia sempre più cittadini», conclude Pressi.