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La posizione di Arse, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto club, Legambiente e Wwf

In legge di Bilancio stop agli incentivi per le caldaie a gas, esultano gli ambientalisti

«Un passo importante verso la riduzione della dipendenza dal gas e dei costi in bolletta per le famiglie»
 |  Nuove energie

Come anticipato ieri sulle pagine di greenreport, è stato inserito un emendamento in legge di Bilancio che prevede di mantener i bonus per ristrutturare casa e l'ecobonus per l’efficientamento energetico al 50% per il 2025 per le prime case, e al 36% per le seconde – come già previsto in prima battuta dalla Finanziaria – ma senza possibilità di detrazioni per le caldaie alimentate da combustibili fossili.

Un passaggio che vede esultare le principali associazioni ambientaliste del Paese, che da tempo chiedevano questo cambiamento: Arse, Coordinamento free, Greenpeace, Kyoto club, Legambiente e Wwf.

«Ben venga l’assenso che il Governo Meloni ha dato all’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle e che pone fine ai sussidi alle caldaie alimentate a fonti fossili. Un passo importante – commentano le associazioni – verso la decarbonizzazione e l’innovazione del settore edilizio, ma anche verso la riduzione dei costi in bolletta per le famiglie e verso la riduzione della dipendenza dal gas e dalle importazioni. Questa scelta è importante non solo per queste ragioni, ma anche perché, come avevano scritto nella letta indirizzata ai ministri Gilberto Pichetto Fratin e Giancarlo Giorgetti, e all’ex ministro Raffaele Fitto, avrebbe permesso di scongiurare la possibile procedura di infrazione per il mancato rispetto delle Direttive europee. Un’assunzione di responsabilità importante e che vogliamo sottolineare. Il Parlamento ha fatto la scelta giusta: ora si prosegua nell’iter di approvazione della legge di Bilancio, senza ripensamenti».

Si avvia dunque al tramonto uno dei tanti sussidi ambientalmente dannosi: nel solo 2022, stima Legambiente, sono state 687.532 le caldaie a gas installate con un supporto statale pari a 4,2 miliardi di euro, tra ecobonus, superbonus e bonus casa, che sarebbero stati meglio spesi incentivando le installazioni di fonti rinnovabili per le famiglie.

Anche perché quello che si appresta ad arrivare sarà infatti un inverno molto caro sotto il profilo delle bollette energetiche, tanto da stimare per il gas +20% rispetto all’anno record 2022 e addirittura +68% rispetto al pre-Covid. L’ennesimo salasso per famiglie e imprese a causa dei combustibili fossili: solo quest’anno il Paese ha speso 20,6 mld di euro per le importazioni di metano fossile, cui se ne aggiungono altri 21,2 per il petrolio.

La soluzione strutturale al problema è dunque accelerare il passaggio alle fonti rinnovabili, un fronte sul quale però il Governo Meloni continua a non sentirci, presentando anzi il Green deal come una minaccia alla prosperità del Paese.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.