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Se cade la natura, casca il mondo: a Roma la Cop16 può fermare il domino sulla biodiversità

Borghi (Greenpeace): «È il momento di mettere sul tavolo finanziamenti adeguati e immediati, dagli ecosistemi naturali dipende la nostra stessa sopravvivenza»
 |  Natura e biodiversità

Stamattina Greenpeace è entrata in azione davanti alla sede della Fao per mandare un messaggio ai delegati dei governi che, da domani fino al 27 febbraio, si riuniranno a Roma per il bis della Cop16 sulla biodiversità.

In vista del summit Onu, sei grandi tessere da domino alte da tre a quattro metri ciascuna, raffiguranti alcune specie viventi, esseri umani inclusi, e una banconota di dollari statunitensi, sono state disposte nel prato antistante l’edificio e accompagnate da alcuni striscioni per chiedere il rispetto degli impegni finanziari sulla protezione della natura.

«L’installazione del domino fuori dalla sede dei negoziati simboleggia ciò che accade alla biodiversità quando i governi non agiscono: la distruzione a cascata degli ecosistemi naturali da cui dipende la nostra stessa sopravvivenza – dichiara Martina Borghi, campaigner Foreste di Greenpeace Italia – I leader mondiali devono fermare la perdita di biodiversità trasformando le promesse in azioni. È il momento di mettere sul tavolo finanziamenti adeguati e immediati: senza azioni concrete, la natura continuerà a scomparire. I leader globali devono arginare e invertire questa tendenza e mettere sul tavolo soldi veri, perché le sole promesse non valgono a niente».

Redazione Greenreport

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