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Giornata nazionale del gatto: un amore messo alla prova dall’insufficienza dei servizi di Comuni e Asl
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Misterioso, indipendente, con il suo carattere schivo ma affettuoso, capace di alternare momenti di puro relax a scatti di giocosa vitalità, il gatto ha conquistato il cuore degli italiani, diventando un compagno insostituibile per milioni di famiglie. Si tratta però di un amore messo a dura prova da un sistema pubblico in affanno nella gestione e nella tutela di questi animali.
Sono oltre 10 milioni i felini domestici censiti nelle case degli italiani e più di un milione quelli accuditi da circa 96 mila volontari nelle colonie feline. Tuttavia, il supporto istituzionale a queste realtà sembra in calo, come dimostrano i dati del focus “A-Mici in Città” di Legambiente, presentato in occasione della Giornata Nazionale del Gatto.
Nel triennio 2021-2023, la capacità d’azione di Comuni e Asl è diminuita su più fronti: la gestione delle colonie feline ha registrato un calo dell’1,8%, il numero di volontari dedicati alla cura dei felini nelle colonie urbane è sceso del 2,9%, e i gattili sanitari hanno subito una riduzione dell’1,7%. Ancora più significativo è il crollo delle nuove registrazioni tramite microchippatura, che hanno segnato un -34,8%. Questa contrazione si riflette anche sul sistema veterinario pubblico, che ha visto un calo del 14% dei medici veterinari del Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi tredici anni, una tendenza che rischia di peggiorare in assenza di nuovi investimenti e strategie di reclutamento.
«Il numero delle strutture pubbliche dedicate alla gestione e cura dei gatti liberi e dei gatti padronali delle fasce economicamente più deboli, insieme all’offerta di assistenza veterinaria di prossimità, continuano a essere insufficienti rispetto alla popolazione di questi amatissimi animali d’affezione - dichiara Antonino Morabito, responsabile benessere animale di Legambiente - Uno squilibrio che, già nel breve periodo, rischia di diventare una voragine se si tiene conto della crescente difficoltà economica degli italiani e del contestuale invecchiamento della popolazione umana, entrambi fattori che incidono sulla domanda di gestione e cura dei gatti da parte del welfare pubblico. Senza sottovalutare che, tra le conseguenze più gravi, in mancanza di risposte, aumentano i fenomeni relativi agli abbandoni, ai maltrattamenti e rischi sanitari».
I reati contro gli animali continuano infatti ad essere una piaga: secondo i dati del focus A-Mici in città estrapolati dall’ultimo rapporto Ecomafia, nel 2023 sono stati registrati 1.400 reati tra abbandoni, maltrattamenti e uccisioni di animali domestici, con 3.708 illeciti amministrativi e 815 persone denunciate.
«I gatti in Italia sono ancora alla ricerca di identità e tutela - sostiene Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente – Nel 2025 non si sa ancora quanti essi siano, essendo registrata soltanto una piccola percentuale, e non si danno risposte alla crescente domanda di aiuto che viene da migliaia di cittadini che desiderano garantire il loro benessere, perché strutture e personale pubblico a ciò deputati sono troppo pochi. Davanti all’affanno del welfare pubblico, che dovrebbe garantire la gestione, tutela e cura dei gatti, liberi e casalinghi, gli incentivi che periodicamente vengono elargiti, ultimo il bonus animali domestici 2025, benché positivi non sono risolutivi delle difficoltà crescenti. Troppo impegno rimane sulle spalle di un bellissimo, appassionato e diffuso volontariato amante dei gatti, a cui rivolgiamo un infinito grazie».
Per affrontare questa situazione, Legambiente propone un pacchetto di misure a favore dei felini, tra cui la piena operatività del Sistema Informativo Nazionale degli Animali da Compagnia per un censimento più accurato, la creazione di patti di comunità tra amministrazioni e privati per una gestione congiunta della tutela degli animali e il potenziamento della sanità veterinaria pubblica con 6.000 nuovi veterinari e 1.000 strutture dedicate. Inoltre, si propone la formazione di 10.000 guardie ambientali e zoofile volontarie per rafforzare i controlli e l’inasprimento delle pene per i reati contro gli animali.
Nonostante le difficoltà, alcune città si distinguono per il loro impegno nella tutela dei gatti. Modena, Sassari, Latina e Alba sono tra le più virtuose per numero di gattili sanitari, mentre Vicenza, Ivrea, Modena e Mantova spiccano per il numero di adozioni. Napoli, Milano e Padova registrano il maggior numero di colonie feline censite, mentre Napoli e Torino contano il più alto numero di volontari dedicati alla cura dei gatti.
In questa Giornata Nazionale del Gatto, il messaggio è chiaro: serve un impegno più concreto per garantire il benessere dei felini, sostenendo chi se ne prende cura e rafforzando le politiche pubbliche a loro tutela.
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