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Il ritorno degli storioni nel Po
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Dagli anni '80, la famiglia degli storioni (Acipenseridae) ha avuto un declino significativo in tutto il mondo a causa della pesca eccessiva, del degrado dell'habitat e della frammentazione dei fiumi. In Italia, una tendenza simile si è verificata durante il XX secolo. Tali pressioni hanno portato a una drastica riduzione della consistenza della popolazione delle tre specie di storioni che vivevano nei nostri mari e i fiumi: storione cobice o adriatico (Acipenser naccarii), lo storione europeo (Acipenser sturio) e lo storione beluga (Huso huso). Nonostante un divieto di pesca a queste specie introdotto in Italia nel 1980, la pesca illegale ha contribuito alle gravi minacce relative alle popolazioni di storioni. Negli anni '90, A. sturio e H. huso sono stati ufficialmente dichiarati estinti localmente in Italia, dove lo storione cobice era quindi rimasto l'unica specie sopravvissuta, fino al 2019 quando è stata avviata la reintroduzione dello storione beluga.
Lo studio “Unlocking the Secrets of Sturgeon Ecology: Lessons From Conservation Efforts in Northern Italy”, pubblicato su Aquatic Conservation Marine and Freshwater Ecosystems da un team di ricercatori italiani puntava a indagare l'ecologia dello storione cobice e dello storione beluga nel bacino del Po dopo i significativi cali di popolazione di entrambe le specie.
I ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell’università di Milano-Bicocca e di GRAIA - Gestione Ricerca Ambientale Ittica Acque spiegano che utilizzando i dati raccolti da tre progetti LIFE (“LIFE Acipenser Ticino lomb”, “LIFE Con.Flu.Po.” e “LIFE TicinoBiosource”) «Abbiamo studiato il comportamento di movimento e la selezione dell'habitat delle specie a seguito di azioni di ripopolamento, reintroduzione e deframmentazione fluviale implementate durante i progetti LIFE. Le due specie hanno mostrato un comportamento di movimento e una selezione dell'habitat distinti. A. naccarii preferiva rimanere nelle grandi buche fluviali e mostrava una tendenza ad avere un comportamento di chiusura territoriale, mentre H. huso non mostrava una chiara selezione dell'habitat e si spostava sempre a valle, confermando il tipico comportamento anadromo di questa specie. Entrambe le specie hanno beneficiato degli interventi di deframmentazione fluviale».
I ricercatori evidenziano che «Questa ricerca ha iniziato a far luce sull'ecologia e sul comportamento del movimento nelle popolazioni italiane di specie di storioni, per le quali non erano precedentemente disponibili studi mirati. Un primo sforzo incentrato sull'indagine del comportamento del movimento delle specie e sulla selezione dell'habitat su mesoscala getta le basi per studi futuri volti a sostenere efficaci azioni di conservazione per A. naccarii e a perseguire con successo la reintroduzione di H. huso in Italia o in altri Paesi».
L’approccio utilizzato nello studio può fornire una profonda comprensione dell'ecologia delle due specie di storioni e preziose intuizioni comportamentali per la loro conservazione e i suoi risultati sottolineano l'importanza delle misure di conservazione/ripristino dell'habitat e di deframmentazione per la sopravvivenza a lungo termine delle specie di storione.
Il team di ricerca italiano conclude sottolineando l'importanza di valutare i dati raccolti durante grandi progetti di conservazione ben finanziati, come i programmi LIFE dell'Ue: «Poiché questi dati possono essere molto importanti per supportare azioni di conservazione basate su prove. Pertanto, è consigliabile pianificare attentamente tutte le attività (ad esempio, campionamento, monitoraggio, raccolta e conservazione dei dati) considerando attentamente anche il quadro metodologico che consente di ottenere risultati chiave per supportare la conservazione di queste specie, massimizzando quindi gli enormi sforzi coinvolti in questi progetti».
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