Skip to main content

Pisa e la sua flora: censite 1404 specie, ma cresce l’allarme per le piante aliene

Una ricerca dell’Università di Pisa rivela una biodiversità sorprendente, ma segnala la presenza preoccupante di specie invasive che minacciano l’ecosistema locale
 |  Natura e biodiversità
Symphytum tanaicense, fotografato presso Coltano

Per la prima volta, un team di ricercatori dell’Università di Pisa ha realizzato un censimento completo della flora del Comune di Pisa, rivelando una straordinaria ricchezza con ben 1404 specie e sottospecie di piante vascolari. Tuttavia, la ricerca evidenzia anche una presenza preoccupante di specie aliene, ben 112, di cui 45 invasive.
Lo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Plants, segna un importante traguardo per la conoscenza della flora locale e fornisce dati cruciali per la conservazione della biodiversità.

Nonostante la forte urbanizzazione dell’area, la ricerca ha documentato una biodiversità superiore alle aspettative. «Abbiamo documentato una importante ricchezza floristica, con il 33% di specie native in più rispetto all'atteso» - afferma Lorenzo Peruzzi, professore ordinario di Botanica sistematica. Tuttavia, il rovescio della medaglia è la presenza allarmante di specie aliene, il 34,9% in più rispetto alle aspettative.

Dal punto di vista conservazionistico, il censimento ha individuato diverse specie a rischio di estinzione, per lo più concentrate all’interno del Parco Naturale Regionale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli. In particolare, sono quattro le specie vulnerabili (Butomus umbellatus , Leucojum aestivum subsp. aestivum , Ranunculus ophioglossifolius, Thelypteris palustris), nove quelle minacciate (Anacamptis palustris, Baldellia ranunculoides, Cardamine apennina, Centaurea aplolepa subsp. subciliata, Hottonia palustris, Hydrocotyle vulgaris, Sagittaria sagittifolia, Solidago virgaurea subsp. litoralis , Triglochin barrelieri) e una gravemente minacciata (Symphytum tanaicense).

Uno degli aspetti più critici dello studio riguarda la presenza di piante aliene invasive. «Il problema delle invasioni biologiche è molto rilevante nel Comune di Pisa - commenta Iduna Arduini, professoressa associata di Botanica ambientale e applicata - Tra le 45 aliene invasive documentate nello studio, ve ne sono 4 di rilevanza unionale, piante cioè i cui effetti negativi sono talmente rilevanti da richiedere un intervento coordinato e uniforme a livello di Unione Europea, e una, Salpichroa origanifolia, localmente molto invasiva».

Uno degli strumenti fondamentali per questa ricerca è stato il Wikiplantbase #Toscana, un database floristico liberamente accessibile che ha permesso ai ricercatori di raccogliere oltre 12.000 segnalazioni. «Questo database è frutto dello sforzo di numerosi e attivi collaboratori, esemplificando il ruolo cruciale della Citizen Science nell'accumulare importanti informazioni di tipo floristico» spiega Gianni Bedini, professore ordinario di Botanica sistematica.

Il censimento non rappresenta solo un traguardo scientifico, ma anche un punto di partenza per futuri progetti. «Questo lavoro fornirà i dati di base per il progetto IDEM FLOS, finanziato nell'ambito di un bando a cascata del National Biodiversity Future Center, con l'Università di Trieste come partner capofila – conclude Jacopo Franzoni, assegnista in Botanica sistematica – Entro il 2025, costruiremo uno strumento per l'identificazione di tutte queste specie, che sarà reso liberamente accessibile e potrà essere utilizzato per diffondere le conoscenze della flora locale alla popolazione».

Lo studio evidenzia l’importanza di monitorare e preservare la biodiversità, sottolineando al contempo la necessità di interventi mirati per contenere la diffusione delle specie aliene invasive. Pisa, culla della botanica moderna, continua così a essere protagonista nella ricerca scientifica sul patrimonio vegetale del territorio.

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it