La Nature Restoration Law e il commercio sostenibile di funghi e piante selvatici
Quasi 700 esperti provenienti da 47 Paesi si sono riuniti a Tartu, in Estonia, per la 14esima conferenza europea sul ripristino ecologico (SERE 2024), organizzata dal capitolo europeo della Society for Ecological Restoration (SER). SERE 2024, tenutosi a pochi giorni dall'entrata in vigore della Nature Restoration Law (contro la quale hanno votato il governo italiano e le destre europee)è stato un evento importante per chiunque lavori sul ripristino del territorio e l’occasione per un esame approfondito degli aspetti ecologici del ripristino.
La partecipazione di TRAFFIC ha contribuito a mettere all'ordine del giorno l'uso sostenibile delle risorse selvatiche che «Per ottenere un ripristino del territorio o efficace a lungo termine, deve apportare benefici alle persone e raggiungere gli obiettivi di conservazione».
Durante la sessione speciale “Supporting restoration through the development of nature-positive economies” organizzata dall’Endangered Landscapes & Seascapes Programme (ELSP) della Cambridge Conservation Initiative e di Arcadia, gli esperti di TRAFFIC hanno evidenziato come «La creazione di benefici locali derivanti dall'uso sostenibile di piante e funghi selvatici possa incentivare un cambiamento rispetto allo sfruttamento eccessivo di specie e habitat selvatici che sta degradando i territori europei. La promozione di un uso e di un commercio sostenibili ed equi delle risorse naturali può integrare gli interventi normativi per generare reddito e benefici locali, nonché supportare un'efficace gestione del paesaggio».
L'Endangered Landscapes & Seascapes Programme mira a ripristinare i processi ecologici naturali, le popolazioni di specie e gli habitat per un futuro migliore e più sostenibile. Segnala un passaggio da una narrazione di "declini rallentati" e "nessuna perdita netta" a un programma di conservazione positivo e creativo in cui viene riconosciuto il potenziale della nostra terra e dei nostri mari. L'Endangered Landscapes & Seascapes Programme è gestito dalla Cambridge Conservation Initiative in collaborazione con Arcadia, una fondazione benefica che lavora per proteggere la natura, preservare il patrimonio culturale e promuovere il libero accesso alla conoscenza.
La Cambridge Conservation Initiative (CCI) è una collaborazione tra BirdLife International, British Trust for Ornithology (BTO), Cambridge Conservation Forum (CCF), IUCN, Fauna & Flora International (FFI), RSPB, TRAFFIC, Tropical Biology Association (TBA), UNEP-WCMC, Wildlife Conservation Society (WCS) e l'Università di Cambridge, per la conservazione della biodiversità e che, catalizzando partnership strategiche tra leader nella ricerca, istruzione, politica e pratica, mira a trasformare la comprensione globale e la conservazione della biodiversità e, attraverso questo, garantire un futuro sostenibile per la biodiversità e la società.
Arcadia è una fondazione che lavora per proteggere la natura, preservare il patrimonio culturale e promuovere il libero accesso alla conoscenza. Dal 2002 ha assegnato più di 1 miliardo di dollari a organizzazioni in tutto il mondo.
TRAFFIC, FairWild e IUCN Sustainable Use and Livelihoods Specialist Group sono stati finanziati dell’ELSP per sviluppare una guida che supporterà i professionisti del ripristino territoriale nell'integrazione del commercio sostenibile di piante e funghi selvatici nei loro progetti. All'evento TRAFFIC ha condiviso con un pubblico eterogeneo di scienziati, professionisti e decisori politici un quadro di linee guida per supportare l'uso sostenibile e casi di studio da tutta Europa,
Bryony Morgan, responsabile del progetto per TRAFFIC ha detto che «L'uso sostenibile delle risorse selvatiche rimane una questione di grande importanza per i cittadini europei e una grande opportunità per un'impresa sostenibile basata sulla natura».
Un sondaggio condotto tra le famiglie nei paesi europei nel 2016 ha rilevato che il 90% degli intervistati consumava prodotti forestali non legnosi come bacche e funghi, e circa un quarto li raccoglieva. Si stima che circa il 14% dei prodotti raccolti venisse venduto, per un valore di circa 3,5 miliardi di euro (3,9 miliardi di dollari) all'anno. Tra le specie più preziose figurano i tartufi, seguiti da frutta di bosco, bacche, funghi, erbe medicinali e aromatiche, linfa e resine.
TREFFIC evidenzia che «La vendita di prodotti forestali non legnosi può apportare notevoli benefici alle comunità che vivono all'interno o nelle vicinanze di paesaggi ripristinati e offrire opportunità che potrebbero finanziare la gestione del paesaggio. Tuttavia, i professionisti del ripristino territoriale potrebbero trovare difficile garantire che il raccolto sia sostenibile e accedere a mercati redditizi».
Per questo TRAFFIC sta attingendo a strumenti e risorse esistenti come FairWild Standard, The Global Biodiversity Standard e Five-dimensional Sustainability Assessment Framework (sviluppato in collaborazione con IIED, IUCN SULi e altri) «Per creare una guida e uno strumento di e-learning che possa supportare i professionisti nel superare queste barriere. Il feedback ricevuto durante la conferenza sarà integrato nella guida definitiva prima di essere sperimentato dagli attuali beneficiari dell'Endangered Landscapes & Seascapes Programme che sono desiderosi di ricevere ulteriore supporto».
Grazie all'ambiziosi obiettivi della Nature Restoration Law e del Global Biodiversity Framework della Convention on biological diversity, si spera che queste linee guida possano dare un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi di ripristino della natura per il 2030 e oltre.
Amy Woolloff, responsabile del supporto alla ricerca di TRAFFIC conclude: «La conferenza SERE 2024 è stata un'opportunità incredibile per vedere i modi innovativi in cui i professionisti del restauro stanno interagendo con produttori e aziende locali per vendere piante e funghi selvatici dai loro paesaggi. Siamo entusiasti di iniziare a lavorare con alcuni dei progetti finanziati dall'ELSP per testare la nostra guida e supportarli nello sviluppo di piani di gestione del raccolto sostenibile e di strategie aziendali».