Il Tar Sicilia sospende i lavori di realizzazione dell’osservatorio astronomico su monte Mufara
Per il 6 settembre dalle ore 12:00 alle ore 16:30 era prevista, organizzata dell’Agenzia Spaziale Europea e dall’Agenzia Spaziale Italiana, alla presenza di varie Autorità nazionali, regionali e locali, la cerimonia di posa della prima pietra e della costruzione di una strada di accesso e opere connesse per realizzare un Osservatorio astronomico sulla cima di Monte Mufara, nel cupre del Parco Regionale della Madonie, ma Club Alpino Italiano, Legambiente Sicilia, Lipu e Wwf Sicilia hanno reso noto che «Il TAR Sicilia Palermo – Sez. I con decreto 441/2024 del Presidente ha accolto l’istanza di misure cautelari urgenti presentata dalle Associazioni e disposto la sospensione dei lavori in corso per la costruzione dell’osservatorio astronomico sulla cima di Monte Mufara in piena zona A di tutela integrale del Parco delle Madonie».
Per questo le Associazioni avevano - in contemporanea alla posa della prima pietra ora probabilmente rinviata - organizzato un presidio di protesta a Piano Battaglia e ora dicono che vigileranno perché «La sospensione dei lavori venga immediata eseguita al fine di garantire, come indicato nel decreto del TAR, il prevalente interesse alla tutela ambientale del sito in termini di mantenimento della sua attuale integrità».
Le Associazioni ambientaliste avevano presentato istanza urgente perché il 27 agosto erano iniziati, in assenza di alcuni pareri e autorizzazioni, i lavori per la realizzazione di imponenti opere: sbancamenti del sito protetto, 3.540 mc di volume edilizio, un edificio di altezza di oltre 13 metri fuori terra, una superficie di 800 mq, la realizzazione di una nuova strada carrozzabile per l’accesso sulla cima integra della montagna ed un parcheggio a servizio dell’osservatorio.
Il TAR ha accolto anche la richiesta istruttoria presentata dalle Associazioni ambientaliste di acquisire una serie di documenti in tutti gli enti interessati, «In quanto la procedura sinora seguita è stata caratterizzata da forzature procedurali e mancato rispetto di alcune norme».