Trentino: catturata e munita di radiocollare una femmina di orso
Il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento (PAT) ha reso noto che «Un esemplare femmina di orso è stato munito di radiocollare la scorsa notte nei pressi della località Nembia, nel comune di San Lorenzo Dorsino. L’animale adulto è stato catturato dal Corpo forestale trentino con una trappola a tubo posizionata nei pressi di un’isola ecologica con cassonetti anti-orso, che era stata visitata da plantigradi nelle settimane precedenti. Alcuni campioni genetici dell'animale sono stati consegnati alla Fondazione Edmund Mach, che si occuperà dell’identificazione».
Anche se dotare di un radiocollare un orso può renderlo rintracciabile e quindi segnalare le aree dove è bene che non si avventurino i turisti, dopo l’uccisione di un’orsa appena radio-collarata, ormai gli animalisti non si fidano più di quello che fa la Provincia governata dal leghista Maurizio Fugatti e LEAL no vivisezione «Teme che questo modus operandi sia finalizzato più che per la gestione dei plantigradi a renderli un più facile bersaglio al primo pretesto. La tendenza pare quella di accusare gli orsi di essere confidenti non appena vengono avvistati, si avvicinano a rifiuti non protetti da appositi cassonetti anti-orso o peggio ancora vengono sorpresi da runner o turisti disinformati e che colpevolmente ignorano le più basiche regole di chi si approccia ad un ambiente montano o cammina nei boschi».
Il presidente di LEAL Gian Marco Prampolini ricorda che «LEAL esprime da molto tempo preoccupazione riguardo alla gestione degli orsi in Trentino perché le pratiche della Provincia di Trento sono più orientate a rendere gli orsi bersagli facili piuttosto che a garantire una gestione adeguata della specie. Una gestione irresponsabile che favorisce l'abbattimento degli animali piuttosto che la loro protezione e coesistenza con l'uomo».
In particolare, LEAL sottolinea come «La narrativa che accusa gli orsi di essere "confidenti" quando si avvicinano a rifiuti non protetti sia fuorviante. Gli orsi, spesso sorpresi da turisti o runner disinformati, vengono accusati di comportamenti che sono in realtà il risultato di mancata prevenzione da parte dell’uomo, come dimostra l’ormai cronico problema del facile accesso a rifiuti non sicuri. Questa situazione è aggravata dalla mancanza di educazione e consapevolezza da parte di chi frequenta gli ambienti montani, che ignora le basilari regole di sicurezza e rispetto per la fauna selvatica».