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Ambientalisti e comitati uniti contro la nuova base militare nel Parco di San Rossore

Con una spesa di 520 milioni di euro si andrebbe a distruggere 90 ettari di area boscata protetta e a tagliare diverse migliaia di alberi
 |  Natura e biodiversità

Le Associazioni ambientaliste ed i Comitati firmatari esprimono ferma contrarietà alla costruzione della base dei Carabinieri che provocherebbe enorme consumo di suolo, gran parte del quale ricadente in area boscata e pregiata del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

Il Governo con gli ultimi provvedimenti dà di fatto il via alla progettazione per la realizzazione del I lotto funzionale della nuova Base dei reparti di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri (Gruppo di Intervento Speciale – G.I.S. e 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”) tra l’area Cisam a San Piero a Grado e la Tenuta Isabella a Pontedera. Dai documenti emergono dati impressionanti sulle dimensioni ed il costo dell’intervento. Al Cisam la base occuperebbe circa 90 ettari: un’enormità. Si consideri che a Coltano [dove trovavano spazio anche i Carabinieri Cinofili (non più previsti al Cisam), il poligono di tiro e la pista addestrativa automobilistica (ora localizzati a Pontedera)] era prevista un’occupazione complessiva di 73 ettari, per 440.000mc di volumetrie. Considerando i circa 40 ettari della Tenuta Isabella si potrebbe arrivare un consumo di suolo di circa 130 ettari: 1.300.000mq. Quindi una previsione quasi doppia di quella del 2022 a Coltano. Potrebbero essere quasi doppie anche le volumetrie di cui per ora non si parla nei documenti ufficiali.

A Coltano quel colossale scempio fu battuto da una mobilitazione forte ed ampia. Una mobilitazione ancora più grande è necessaria oggi che il progetto è molto più devastante a livello ambientale coinvolgendo una zona boscata nell’area interna del Parco MSRM, prevedendo la distruzione di tante decine di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale a dominanza di farnia, con centinaia di esemplari secolari, oltre a pinete di pino domestico, che sono habitat Natura 2000. Diverse migliaia le piante dovrebbero essere abbattute con la conseguente distruzione di un intero ecosistema, sviluppatosi in secoli. Molte di più, stimiamo, di quelle 2.500 già previste nei verbali dell’accordo firmato al Tavolo interistituzionale.

Mentre l’Italia con l’Europa è impegnata a realizzare entro il 2030 zone protette fino ad arrivare ad almeno il 30% della superficie terrestre e marina, ampliando sensibilmente le zone Natura 2000 esistenti, e a piantare entro quell’anno almeno 3 miliardi di nuovi alberi, qui si andrebbe a distruggere 90ha di area boscata protetta ed a tagliare diverse migliaia di alberi.

A Pontedera sarebbe collocato un poligono e una pista addestrativa per automezzi: è la riproposizione di un vecchio progetto di autodromo, fermato qualche anno fa, anche grazie alla mobilitazione ambientalista. Anche il costo complessivo dell’intervento raddoppierebbe: da 190 milioni di euro a 520 milioni (di cui 120 per il completamento della bonifica del reattore nucleare RTS-1 di ricerca “Galileo Galilei”presente al Cisam).

La necessità e l’urgenza della bonifica dell’ex reattore nucleare, per mettere definitivamente in sicurezza l’area e restituirla decontaminata al Parco, e i relativi stanziamenti, non possono essere usati come un ricatto morale per accettare la devastazione del territorio.

Ora che le dimensioni enormi della devastazione ambientale sono evidenti, tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali e che hanno favorito finora il progetto hanno il dovere di tornare indietro. È ancora possibile fermare questa devastazione agendo su Governo e Parlamento perché il Decreto, almeno per la parte che riguarda la Base al Cisam ed a Pontedera, non sia convertito in legge. Inoltre si invoca un percorso partecipativo della cittadinanza per un progetto di tale impatto sul territorio.

Le Associazioni ambientaliste ed i Comitati firmatari fanno appello ai Presidenti della Regione, della Provincia e del Parco, ai Sindaci di Pisa e Pontedera perché si muovano in questa direzione.

Comitato Difesa Alberi Pisa

Comitato permanente per la difesa di Coltano

Amici della Terra Versilia

Italia Nostra Pisa

Italia Nostra Versilia

La Città ecologica

Legambiente Pisa

Legambiente Valdera

Legambiente Versilia

Lipu

WWF Alta Toscana

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.