Apnea against pollution a Roma
Dopo Milano, Roma: Legambiente torna a porre l’attenzione sulla qualità dell’aria nelle città italiane grazie all’evocativa e suggestiva installazione “Apnea Against Pollution” ideata in collaborazione con le agenzie del Gruppo Publicis Leo Burnett e MSL.
Lo sfondo per la performance della primatista mondiale romana Alessia Zecchini è stato il Colosseo. La Zecchini detiene numerosi record in 6 discipline dell'immersione in apnea ed è la "donna più profonda al mondo" con un'immersione di -123 metri in assetto costante, raggiunta nel 2023. Il 18 ottobre 2019 a Curaçao, è diventata la prima donna a toccare i -100 metri in free immersion, con l’utilizzo esclusivamente delle braccia. Oltre a 3 "Medaglie d'Oro al Valore Atletico”, nel 2018 è stata la prima atleta FIPSAS a essere insignita del Collare d'Oro al merito sportivo, massima onorificenza sportiva italiana.
Per Apnea against pollution la campionessa romana ha trattenuto il respiro per 4 minuti e 50 secondi per lanciare un messaggio chiaro: « Un gesto forte alla presenza di migliaia di turisti e romani – dicono a Legambiente - per sensibilizzare politica e cittadinanza, chiedendo azioni concrete di contrasto allo smog in una città dove la più alta concentrazione di smog registrata all’inizio del 2024 è stata 2.5 volte superiore alla soglia di sicurezza raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità».
Secondo Stefano Ciafani e Roberto Scacchi rispettivamente presidente nazionale e del Lazio di Legambiente, «Per migliorare la qualità ambientale nella Capitale la soluzione non è smettere di respirare, ma smettere di inquinare. Non possiamo tappare il naso in un cubo di smog che ci imprigiona vogliamo tornare a respirare aria pulita, senza biossido di azoto e polveri sottili e lo diciamo con forza, grazie a questa iniziativa dal forte impatto e grazie ad Alessia Zecchini con la sua performance e la sensibilità sul tema. C’è bisogno di interventi risoluti e siamo qui per ribadirlo: partendo dal potenziamento del trasporto pubblico su ferro, il TRM e le reti ciclo-pedonali; passando per l’elettrificazione di tutti i veicoli pubblici, la generazione di energia sostenibile e l’aumento e rafforzamento del patrimonio naturale e, soprattutto, la riduzione drastica dello spropositato numero di auto sulle nostre strade, la realizzazione di low e zero emission zone, Fascia Verde, Congestion Charge… È questo che serve alla Capitale e ben vengano i progetti dell’amministrazione in tal senso, per raggiungere veramente gli obiettivi di neutralità climatica ed emissioni zero, per rientrare nei nuovi parametri di qualità dell'aria indicati dall’Europa e migliorare la qualità dell’ambiente e della vita».
La Zecchini ha commentato: «Oggi abbiamo voluto sostenere con tutto il nostro impegno, quanti si battono per la riduzione dell’inquinamento nelle nostre città e in particolare a Roma - Preservare la qualità dell’aria, invisibile e preziosa, deve essere un obiettivo prioritario per la cittadinanza e le amministrazioni, e con questa apnea vogliamo accrescere la sensibilità, verso le scelte più giuste a tutela della nostra salute e dell’ambiente, da uno dei luoghi più straordinari del Mondo».
L’evento sotto il Colosseo si svolto con il patrocinio del Comune di Roma ed era presente Sabrina Alfonsi, assessora all’ambiente di Roma Capitale. che ha detto: «Sotto il profilo della qualità dell’aria a Roma c’è ancora molto da fare, e il nostro obiettivo resta quello di restituire ai romani una qualità dell’aria migliore di quella che respirano oggi. Attraverso gli strumenti di programmazione di cui ci siamo dotati, come il Piano Clima e il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, stiamo mettendo in campo un lavoro che guarda alle comunità energetiche, alla forestazione urbana, alla rigenerazione dello spazio pubblico in funzione di una migliore qualità ambientale. Un lavoro di programmazione importante che ci restituisce una visione della Roma del prossimo futuro come città più sostenibile e a misura di cittadino. Oggi la sfida a livello politico è questa. Le città non ce la possono fare se vengono lasciate sole di fronte alle sfide del cambiamento».
E secondo Legambiente di lavoro da fare ce n’è molto: a Roma, infatti, la media giornaliera nel 2023 di presenza di PM10 è stata di 24 µg/mc (microgrammi per metro cubo di aria), e per raggiungere i nuovi obiettivi europei c’è bisogno di una forte riduzione del 17%; la media di PM2,5 è stata di 13 µg/mc e la riduzione necessaria è del 21%; la media per l’NO2 (biossido di azoto) è di 32 µg/mc e la riduzione necessaria è ben del 37%.
Il Cigno Verde sottolinea che «La Capitale, oltre a dover ridurre drasticamente i principali inquinanti atmosferici in tempo per l’entrata in vigore della nuova Direttiva sulla Qualità dell’Aria (AAQD), si è impegnata nella Missione per la Neutralità Climatica e Smart City. Due traguardi da raggiungere tassativamente entro il 2030. Dunque, solo 6 anni per varare le necessarie politiche antinquinamento e portare avanti con convinzione quelle già pianificate, senza alcuna incertezza. Per questo, accanto ad una buona dose di risolutezza, l’Amministrazione dovrà mettere in campo una massiccia e capillare campagna di informazione rivolta ai cittadini, non soltanto per generare la necessaria consapevolezza sui problemi legati all’inquinamento e sugli impegni all’orizzonte, ma anche per rassicurare i romani e le romane sulla trasformazione in atto e le prospettive di miglioramento, dando così a tutti la possibilità di organizzare le proprie abitudini di mobilità in base alle nuove regole».
La performance dell’apneista che, come atto di protesta trattiene il respiro, è anche un invito a sottoscrivere la petizione di Legambiente “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” che chiede alle istituzioni di attuare una serie di interventi che migliorino efficacemente la qualità dell’aria. La petizione, grazie al sostegno di cittadini e cittadine che hanno firmato sosterrà le proposte che Legambiente presenterà a Governo e Parlamento per chiedere città più pulite e più vivibili.
Inoltre, l'inquinamento atmosferico prodotto nelle città causa impatti negativi anche a migliaia di km di distanza, sugli ecosistemi naturali remoti forestali e di acqua dolce come dimostrano i monitoraggi realizzati nell'ambito del progetto europeo Life Modern Nec coordinato dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri con la collaborazione di Legambiente.