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Cattivi odori provenienti dalla Silo di San Bartolo a Cintoia: gli esiti degli accertamenti ARPAT

In corso approfondimenti per definire gli interventi più efficaci per la risoluzione del disagio
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Anche a seguito delle numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano cattivi odori provenienti dalla ditta Silo di San Bartolo a Cintoia, ARPAT ha svolto accertamenti al fine di approfondire l’origine delle maleodoranze e individuare le possibili azioni correttive.

Per quanto fino ad oggi osservato si ritiene che la Ditta sia responsabile dei cattivi odori segnalati ma solo in alcuni casi gli eventi sono risultati correlabili a situazioni anomale a cui, comunque, è stato posto rimedio, come ad esempio nel caso dell’incidente occorso il 13 luglio scorso o il recente evento del 1 settembre.

Altre, numerose, segnalazioni sembrano invece correlate alle condizioni meteoclimatiche, in particolare per i regimi di brezza o di calma di vento serali e notturni.

Per tali aspetti sono state definite, in accordo con gli altri Enti interessati, alcune azioni da attuare a breve e già calendarizzate:

  • definizione di una lista di soggetti deputati alla segnalazione di eventi anomali condivisa tra la Ditta e le Autorità locali, integrando il sistema di segnalazione odori già in essere;
  • richiesta di approfondimenti, da attuare da parte della Ditta, sulle emissioniodorigene e sulla loro diffusione, al fine di valutare le ricadute attese ed adottare azioni preventive;
  • rivalutazione dello stato di attuazione dell’autorizzazione in fase transitoria in occasione della Conferenza dei servizi già convocata per il procedimento di modifica dell’autorizzazione attualmente in corso.
Si invitano comunque i cittadini a continuare a segnalare eventuali eventi anomali.

di Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT)

Redazione Greenreport

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