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Lettera ai ministri delle finanze del G7: i soldi per il cambiamento sono dove c’è il 30% della ricchezza mondiale

350.org, il momento è adesso: chiedere ai ministri dei Paesi più ricchi di adottare un audace piano di finanziamento per il clima
 |  Green economy

Oggi e domani i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali dei Paesi G7 si riuniscono a Stresa per la ministeriale finanze. I lavori saranno presieduti dal ministro dell'economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e dal governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta. In una nota del governo italiano si legge che «Il G7 finanziario di Stresa proseguirà i lavori sulle priorità già al centro delle precedenti riunioni. Il supporto all’Ucraina e gli asset finanziari russi, l’intelligenza artificiale (AI), l’economia globale, le banche multilaterali di sviluppo, le iniziative su salute e finanza, la tassazione internazionale, sono tra le principali questioni che verranno affrontate nella due giorni del forum economico ospitato in Italia».

Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Canada, Germania, Italia e Giappone detengono quasi il 30% della ricchezza mondiale, ovvero circa 49mila miliardi di dollari e 350.org ricorda a ministri e banchieri centrali quanto ha rivelato recentemente un rapporto dell’United Nations Trade and Development (UNCTAD) «Per avere qualche possibilità di avere un pianeta sano e sicuro, abbiamo bisogno di massicci investimenti nelle energie rinnovabili: circa 4mila miliardi di dollari ogni anno laddove il bisogno è maggiore. E questi soldi esistono».

Secondo il rapporto “Public Enemies: Assessing MDB and G20 international finance institutions’ energy finance”, pubblicato ad aprile da Oil Change International & Friends of the Earth Usa, i paesi del G7 Sono anche tra i maggiori finanziatori di carbone, petrolio e gas e i maggiori emettitori storici di gas serra e per 350.org  «Devono assumersi la responsabilità e guidare la creazione di un importante piano finanziario per il nostro clima» e per questo chiede di inviare una email ai ministri riuniti a Stresa: «Possiamo influenzare il corso di queste discussioni e spingerli a prendere le giuste decisioni  inviando loro un messaggio oggi, mentre sono nel bel mezzo dei colloqui».

Nel messaggio si legge: «Una transizione equa verso le energie rinnovabili richiede un piano finanziario importante. Questo richiede che i Paesi più ricchi facciano investimenti significativi per combattere il cambiamento climatico. Le nazioni più ricche del mondo – il G7 – devono:  1 Smettere di finanziare carbone, petrolio e gas all’estero e finanziare invece l’energia rinnovabile. 2 Fornire finanziamenti molto più equi ai fondi di transizione per aiutare i Paesi più poveri a passare alle energie rinnovabili. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».

Ai ministri delle finanze e ai banchier centrali del G7 350.org rammenta che «Inondazioni devastanti che uccidono centinaia di persone; altre migliaia muoiono di fame a causa della siccità, tutto a causa del cambiamento climatico. Il denaro esiste per evitare che questo diventi la nostra realtà quotidiana. Se il G7 dedicasse le sue immense risorse al finanziamento della transizione energetica, potremmo avere l’energia rinnovabile in grado di soddisfare i bisogni delle comunità di tutto il mondo. Questo gruppo di Paesi vuole essere visto come leader climatico  e le lettere, le petizioni e le azioni del nostro movimento hanno fatto loro cambiare rotta più volte in passato. Il mese scorso, i ministri del clima del G7 hanno annunciato che avrebbero eliminato gradualmente l’uso del carbone entro il 2035 e si sono impegnati a triplicare la capacità di energia rinnovabile e a raddoppiare la nostra efficienza energetica in tutto il mondo. Ma abbiamo bisogno di qualcosa di più che semplici belle parole. Abbiamo bisogno di soldi. Ci rivolgiamo quindi a coloro che tengono i cordoni della borsa e chiediamo loro di pagare per azioni concrete».

Redazione Greenreport

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