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Imballaggi, ecco come cambieranno i contributi Conai da luglio 2025

Modifiche in vista per gli imballaggi in legno, plastica, vetro e compositi in carta. In attesa del nuovo Accordo quadro Anci-Conai
 |  Green economy

Come già accaduto a fine 2023, pur in maniera differente per ciascun materiale, negli ultimi mesi si è assistito – in un quadro di generale inflazione – a una serie di rialzi dei costi legati alla raccolta dei rifiuti di imballaggio e alle conseguenti attività legate al riciclo; al contempo si è osservata, soprattutto per i rottami di vetro, una diminuzione dei ricavi derivanti dalla vendita post-consumo dei materiali.

In questo contesto il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) ha annunciato oggi di aver approvato le richieste di rimodulazione del contributo ambientale (o Cac) per gli imballaggi in legno, plastica e vetro e per quelli compositi a prevalenza carta (per quest’ultima frazione, Comieco ha infatti manifestato l’intenzione di proseguire sulla strada della modulazione contributiva legata sempre più all’effettiva e certificata riciclabilità degli imballaggi compositi).

Tutte le variazioni decorreranno dal 1° luglio 2025, con un secondo aumento previsto per il contributo ambientale vetro a partire dal 1° gennaio 2026.

Le rimodulazioni arriveranno dunque contestualmente allo scadere della proroga prevista per l’Accordo quadro Anci-Conai 2020-2024, la cui scadenza è stata portata nei giorni scorsi al 30 giugno 2025.

Ricordiamo che l’Accordo Anci-Conai regola l’entità dei corrispettivi da riconoscere ai Comuni convenzionati (o ai soggetti da questi delegati) a fronte dei “maggiori oneri” sostenuti per l’effettuazione della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio, ma per questi “maggiori oneri” non c’è mai stata una definizione univoca.

Il rapporto di sostenibilità appena pubblicato da Conai informa che nel 2023 il corrispettivo versato ai Comuni è stato pari a 676 milioni di euro. Un’ormai vecchia stima del laboratorio Ref ricerche afferma però che i maggiori oneri possano arrivare a 1 miliardo di euro l’anno, e dato che entro la fine del 2024 – secondo quanto stabilito nel recepimento delle direttive Ue sopra richiamate – il contributo Conai avrebbe dovuto coprire il 100% dei costi efficienti di raccolta, trasporto, trattamento, informazione e comunicazione, quei neanche 700 milioni di euro avrebbero dovuto probabilmente aumentare. Ma se ne riparlerà ormai a 2025 inoltrato.

Nel frattempo, maggiori informazioni di dettaglio sulla variazione dei contributi ambientali per gli imballaggi in legno, plastica, vetro e compositi in carta sono disponibili sulle pagine Conai qui.

Redazione Greenreport

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