Accordo tra Commissione Ue, lobby agricole e ambientalisti: l'agricoltura rispettosa della natura è il futuro
Oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ricevuto dal presidente del del dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE, Peter Strohschneider, la relazione finale "Una prospettiva condivisa per l'agricoltura e l'alimentazione in Europa" che presenta una valutazione delle sfide e delle opportunità, seguita da una serie di raccomandazioni che guideranno il lavoro della Commissione europea nella definizione della sua visione per l'agricoltura e l'alimentazione, che sarà presentata nei primi 100 giorni del secondo mandato della von der Leyen.
Il dialogo strategico è stato avviato dalla presidente von der Leyen nel settembre 2023, in risposta alle diffuse proteste degli agricoltori e alle crescenti preoccupazioni circa l'impatto ambientale del sistema agroalimentare europeo, il principale fattore di perdita di biodiversità nell'UE.
La von der Leyen ha detto: «Mi congratulo vivamente con i membri del dialogo strategico per il loro importante lavoro. I risultati di questo dialogo strategico dimostrano che è possibile andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia tra portatori di interessi molto diversi. La Commissione esaminerà con attenzione le loro idee. Vogliamo tutti un settore alimentare e agricolo prospero in tutto il nostro continente, che premia i nostri agricoltori, i nostri cittadini e il nostro prezioso patrimonio naturale. Con la presente relazione abbiamo una base molto solida per lo sviluppo di una nuova visione per l'alimentazione e l'agricoltura in Europa. Nel procedere dobbiamo mantenere il buon spirito, l'energia e le relazioni create durante il dialogo strategico».
Strohschneide ha aggiunto: «Dopo sette mesi di intensi lavori, i membri del dialogo strategico hanno concordato un consenso concettuale condiviso per il futuro dell'agricoltura e dell'alimentazione in Europa, attraverso una nuova cultura della comprensione reciproca e della comunicazione. Queste prospettive comuni, concordate da un gruppo diversificato e rappresentativo di portatori di interessi in questo settore, formano un approccio olistico e sociale per affrontare gli obiettivi ambientali, climatici, economici e sociopolitici dell'Ue. Mi auguro profondamente che l'energia, l'ingegnosità e la collegialità del dialogo strategico possano essere mantenute per scopi analoghi in futuro».
Le raccomandazioni approvate si articolano in cinque pilastri:
Lavorare insieme per un futuro sostenibile, resiliente e competitivo: questa parte affronta la necessità di adeguare la PAC nel contesto dell'attuale transizione verso sistemi alimentari più sostenibili e competitivi, l'importanza di rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena del valore alimentare, l'accesso ai finanziamenti e il ruolo del commercio e delle norme internazionali.
Progredire verso sistemi agroalimentari sostenibili: le raccomandazioni formulate nell'ambito di questa rubrica si inseriscono nel sostegno e nella promozione di pratiche agricole sostenibili, anche per quanto riguarda l'allevamento, e promuovono una maggiore consapevolezza in merito al benessere degli animali e la responsabilizzazione dei consumatori nella scelta di regimi alimentari sostenibili ed equilibrati. Promuovere la resilienza trasformativa: di fronte ai crescenti rischi ambientali, climatici, geopolitici ed economici, la relazione sottolinea la necessità di rafforzare gli strumenti di gestione del rischio e di gestione delle crisi, nonché di preservare e gestire meglio i terreni agricoli, promuovere un'agricoltura resiliente alle risorse idriche e sviluppare approcci innovativi in materia di selezione vegetale.
Costruire un settore attraente e diversificato: l'importanza del ricambio generazionale e della parità di genere nonché di zone rurali e sistemi agroalimentari dinamici, compresa la necessità di proteggere i lavoratori.
Migliorare l'accesso alla conoscenza e all'innovazione e il loro utilizzo: le raccomandazioni concludono che l'accesso alle conoscenze e alle competenze deve essere agevolato e che la digitalizzazione rappresenta un'opportunità.
Positivo il commento di Danilo Selb vaggi della Lipu: «I mesi di negoziati, confronti, argomentazioni hanno portato a un risultato molto diverso da quanto ipotizzato, o temuto. Ciò è dovuto non solo alla bravura dei negoziatori ma alla forza degli argomenti. La crisi ecologica è innegabile, così come è innegabile l'occasione di buona trasformazione (anche per l'agricoltura) che viene dalla crisi. Un grande grazie ai nostri uffici di Bruxelles e a tutti coloro che ci hanno lavorato. Dopo l'approvazione della Restoration Law e dopo questo accordo, la nuova legislatura europea, sotto il profilo ambientale, parte sotto una stella un po' migliore».
La Commissione Ue «Accoglie con favore l'importante lavoro svolto dai 29 membri del dialogo strategico dal suo avvio da parte della presidente von der Leyen nel gennaio 2024 e l'impegno costruttivo dimostrato durante l'intero processo, al fine di mettere a punto — e approvare all'unanimità — la relazione finale. Il risultato odierno dimostra che è possibile costruire un consenso tra i principali interessi di tutta la filiera agroalimentare, anche in tempi di polarizzazione intorno al dibattito pubblico sulle questioni agroalimentari. Il mantenimento di tale approccio, continuando a promuovere il dialogo e la fiducia reciproca tra i diversi punti di vista, può contribuire a fornire soluzioni durature per sistemi agroalimentari competitivi, resilienti, diversificati e sostenibili nell'Ue. La Commissione valuterà pertanto attentamente le raccomandazioni della relazione di istituire una nuova piattaforma che riunisca attori di tutto il settore agroalimentare, della società civile e del mondo scientifico per continuare a riflettere sulle strategie volte a rendere i sistemi agroalimentari più sostenibili e resilienti».
La relazione sul dialogo ritiene che «La produzione alimentare e agricola sia un elemento essenziale della società e della sicurezza europee e che la diversità dell'alimentazione e dell'agricoltura europea sia una risorsa importante». I partecipanti al dialogo strategico concordano sul fatto che «La sostenibilità economica, ambientale e sociale nel settore agroalimentare può rafforzarsi a vicenda, in particolare se sostenuta da misure politiche coerenti». Viene inoltre sottolineato il ruolo dei mercati, delle abitudini alimentari e dell'innovazione nel promuovere la sostenibilità.
La relazione elaborata dal dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE è indirizzata alla Commissione europea, al Parlamento europeo, agli Stati membri e alle parti interessate.
Esulta BirdLife International: «Oggi, dopo sette mesi di intense negoziazioni, è stato raggiunto un consenso rivoluzionario sul futuro dell'agricoltura dell'UE. Il dialogo strategico, guidato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha riunito 29 diverse parti interessate, tra cui ONG ambientaliste come BirdLife, sindacati di agricoltori come Copa-Cogeca e rappresentanti del settore come EuroCommerce. Questo sforzo collaborativo segna un cambiamento significativo verso un sistema agricolo più sostenibile, resiliente ed equo nell'Unione europea. Rivedere il sostegno al reddito nell'ambito della prossima Politica agricola comune (PAC), per limitarlo ad assistere gli agricoltori che hanno realmente bisogno di sostegno finanziario, anziché sovvenzionare i proprietari terrieri più ricchi. Riconoscimento della necessità di politiche di consumo che sostengano la transizione da un consumo eccessivo di carne e latticini a diete a base vegetale, promuovendo sia la sostenibilità ambientale che la salute pubblica. Aumento della spesa ambientale, che riflette un impegno più forte nel finanziamento di iniziative volte a proteggere e ripristinare gli ecosistemi europei, tra cui un appello a istituire un fondo per sostenere l'attuazione della legge sul ripristino della natura. Istituzione di un fondo per una transizione giusta per sostenere gli agricoltori e l'intera filiera nella rapida transizione verso la decarbonizzazione, la riduzione dell'uso delle
Per Ariel Brunner, direttore, BirdLife Europe, «Questo accordo non è solo una pietra miliare, ma si spera un punto di svolta. Dopo mesi di intense negoziazioni, abbiamo finalmente raggiunto un punto di svolta in cui, nonostante i diversi interessi e le diverse politiche, c'è un riconoscimento collettivo che lo status quo semplicemente non è un'opzione. La necessità di un cambiamento fondamentale non è mai stata così chiara e questo accordo segnala un passo decisivo in quella direzione. Ora c'è un consenso per una giusta transizione nell'agricoltura, con una chiara direzione di viaggio in termini di finanziamento del ripristino della natura e misure agro-ambientali, riorientamento fondamentale dei sussidi agricoli, applicazione della legislazione ambientale e politiche per consentire ai consumatori di riequilibrare le loro diete allontanandosi da livelli eccessivi di prodotti di origine animale. L'attenzione rivolta al sostegno della vitalità di quegli agricoltori che effettivamente ne hanno bisogno e ai diritti dei lavoratori agricoli che producono il nostro cibo, invia un messaggio forte: la transizione ecologica può e deve essere anche un'opportunità di equità sociale. E’ incoraggiante vedere che persino la lobby agricola si è adeguata ai cambiamenti che devono avvenire. Abbiamo sempre saputo che questa era la strada giusta, ed è incoraggiante vedere altri svegliarsi a questa realtà. Questa è una vittoria per i nostri agricoltori, il nostro ambiente e il nostro futuro, se i politici avranno il coraggio e l'integrità di agire in tal senso».