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Al via incentivi da 6,3 mld di euro per il Piano Transizione 5.0: attivo il portale Gse

Urso: «Sarà uno strumento di nuova politica industriale che coniuga innovazione e formazione»
 |  Green economy

Il ministero delle Imprese ha pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo del Piano Transizione 5.0, che dalle 12 di oggi ha permesso l’attivazione da parte del Gse per la gestione dei relativi incentivi.

Il totale delle risorse stanziate ammonta a 12,7 miliardi di euro per il biennio 2024-2025. Di questi, 6,3 miliardi di euro, provenienti dal programma RePowerEu, finanzieranno il Piano Transizione 5.0. Altri 6,4 miliardi, già previsti dalla legge di bilancio, saranno a disposizione per il Piano Transizione 4.0.

«Transizione 5.0 sarà uno strumento di nuova politica industriale che coniuga innovazione e formazione: è il primo piano in Europa con incentivi per le due transizioni, green e digitale, insieme con la formazione dei lavoratori – commenta il ministro Adolfo Urso – Il provvedimento darà un impulso significativo agli investimenti delle imprese italiane, rendendole più competitive rispetto ai nuovi scenari globali».

Il Piano ha l'obiettivo di sostenere la transizione dei processi di produzione verso un modello efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili e vede la collaborazione del Gse come ente di gestione delle agevolazioni e del credito.

La misura concede un beneficio sotto forma di credito d'imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati. Le risorse finanziarie ammontano complessivamente a 6,3 miliardi di euro.

Possono accedere al credito i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025 che prevedono una riduzione dei consumi energetici nel rispetto dei requisiti indicati nel decreto ministeriale.

Il credito d’imposta prevede un’aliquota massima del 45% ed è modulato in 9 aliquote in funzione dell’ammontare degli investimenti e della riduzione dei consumi energetici conseguita.

Piano Transizione 5.0 si caratterizza innanzitutto per l'automatismo della misura: le imprese potranno infatti usufruire del beneficio fiscale automaticamente, senza alcuna istruttoria e valutazione preliminare. La sua trasversalità coinvolge inoltre tutti i tipi attività, senza distinzione di dimensione, settore e territorio ed è pertanto cumulabile con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali a eccezione del credito d’imposta Transizione 4.0 e del credito per investimenti nella Zona economica speciale (Zes) e nelle Zone logistiche speciali (Zls).

Sono ammissibili al beneficio 5.0 i progetti di innovazione aventi a oggetto investimenti in beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati (gli stessi riportati nell’allegato A e B del Piano Transizione 4.0) purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% dell'unità produttiva o 5% se calcolata sul processo interessato dall'investimento. A queste condizioni è possibile agevolare anche le spese di formazione e gli investimenti in impianti per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo.

Redazione Greenreport

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