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Il fungo che uccide le castagne è frutto dei cambiamenti climatici

Danni per centinaia di migliaia di euro tra Marradi e l’Amiata
 |  Enogastronomia moda turismo

Pioggia, caldo e umidità sono gli elementi che fanno proliferare un fungo che attacca le piante di castagno e rende il prodotto non commercializzabile. L’allarme era partito dal Mugello, terra del pregiato Marrone IGP, e poi si è esteso al Monte Amiata. I danni secondo Coldiretti sono pari a oltre 300.000 euro e sono stati segnalati dal Consorzio di Tutela del Marrone del Mugello IGP che aveva richiesto alla Regione Toscana di aprire la procedura per la segnalazione sul sito di Artea, azione fondamentale per un eventuale indennizzo per calamità naturale.Il marciume delle castagne è una vera e propria calamità per la castanicoltura che ha nei cambiamenti climatici un alleato. In particolare, le condizioni che ne favoriscono lo sviluppo e la diffusione, sono pioggia, caldo e umidità, fattori che hanno caratterizzato la seconda parte della passata stagione facendo esplodere il fungo. “La fase delle segnalazioni si è conclusa e ha permesso di cristallizzare le aree dove la malattia si è manifestata arrecando un grave ammanco economico ad imprese per lo più a conduzione famigliare per cui la castagna è la principale fonte di reddito agricolo e sostentamento. – spiega Coldiretti Toscana. La Regione Toscana sta valutando, sulla base delle segnalazioni pervenute, la richiesta al Ministero competente dell’agricoltura del riconoscimento di calamità naturali che significa poter risarcire le imprese della nostra regione.

Maurizio Izzo

Giornalista, responsabile comunicazione di una azienda che si occupa di produzioni video, organizzazione di eventi, multimedia. Ho prodotto numerosi documentari sulla cooperazione internazionale.