Skip to main content

Api in Toscana: a rischio aziende e ambiente

Allarme di Legacoop e Confcooperative Toscana: aiutare il comparto
 |  Enogastronomia moda turismo

«Le gelate che hanno caratterizzato la prima fase della primavera hanno ridotto notevolmente le fioriture e hanno alterato il comportamento delle api. Il risultato è l'azzeramento della produzione del pregiato miele d'acacia e di tutti gli altri mieli primaverili. Non solo: è ad alto rischio la produzione di mieli come Castagno, Tiglio, Girasole». Per questo Legacoop Toscana Agroalimentare e Pesca e Confcooperative Fedagripesca Toscana chiedono interventi straordinari in favore delle aziende apistiche e, in particolare, l'attivazione di un ristoro ad hoc per gli apicoltori o misure di sostegno, come specifici esoneri contributivi.

Massimo Carlotti, responsabile del dipartimento agroalimentare di Legacoop Toscana, conclude: «Non si tratta di una questione solo economica e di sopravvivenza delle aziende  Il ruolo che le api svolgono per garantire la biodiversità e la continuità della vita sulla Terra è noto. Ed è altrettanto riconosciuta la funzione essenziale che gli apicoltori hanno nell'assicurare la preziosissima sopravvivenza delle api».

Fabrizio Tistarelli, presidente del settore agroalimentare e pesca di Confcooperative, conclude:«Nonostante l'impegno degli apicoltori per sostenere la difficile situazione di questa primavera  sono previsti drastici cali nella produzione di miele che incideranno notevolmente sui redditi aziendali. Per questo motivo, a supporto delle difficoltà che stanno vivendo le nostre associate, si richiedono interventi straordinari a sostegno delle aziende apistiche per sostenerne l'attività in un momento così delicato».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.