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Dalla Regione Toscana 44 mln di euro per l’agricoltura nelle zone montane e svantaggiate

Giani: «Riconosciuti dei benefici significativamente superiori rispetto alle annualità precedenti»
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La Giunta regionale della Toscana ha deliberato un aumento di oltre 30 mln di euro sulla Misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”, annualità 2024, per incrementare le risorse dedicate alle aziende agricole delle zone montane o delle zone svantaggiate.

«Le aziende ricadenti nelle zone montane o nelle zone comunque svantaggiate, con l'elenco in fase di approvazione da parte di Artea, si vedranno riconosciuti dei benefici significativamente superiori rispetto alle annualità precedenti – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – Una decisione in linea e coerenza con la legge sulla Toscana diffusa che vuole dare sviluppo  a quei territori che devono diventare un baricentro dell’attenzione per interventi economici e finanziari e una delle chiavi di azione e crescita è l’agricoltura che gioca un ruolo chiave per superare le diseguaglianze».

Grazie all'utilizzo di parte delle economie reperite nell’attuazione del programma, le risorse a disposizione della misura  passano dunque da 10 milioni di euro a 44 milioni e 153mila euro.
La giunta ha approvato anche il riparto delle risorse tra le diverse sottomisure e quindi alla 13.1 “Indennità compensative nelle zone montane” sono stati assegnati 20 milioni e alla 13.2 “Indennità compensative in zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane” e alla 13.3 “Indennità compensative in altre zone soggette a vincoli specifici sono stati assegnati 24.153.000 euro.

Vengono aumentati in  maniera significativa anche i valori delle indennità massime ad ettaro che passano, per la sottomisura  13.1  da 150 a 450 euro/ha e per le sottomisure 13.2 e 13.3 da 90 a 250 euro/ha.
«Un segnale importante per gli agricoltori che si trovano in aree con evidenti svantaggi – aggiunge la vicepresidente e assessora all’Agricoltura, Stefania Saccardi – per far si che possa essere recuperata, almeno in parte, la redditività delle imprese ed assicurare così la loro sopravvivenza. In questo modo si cerca di contrastare la perdita sensibile delle aziende nelle arre svantaggiate che pure riveste un ruolo essenziale per la manutenzione del territorio e la conservazione del tessuto sociale e identitario di gran parte della nostra regione».

Redazione Greenreport

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