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Disastro climatico in Iran: inondazioni in 25 province su 31, 76 morti e decine di migliaia di sfollati

Il diluvio dopo la siccità: 2,25 miliardi di euro di danni, più di 1.400 Km di strade danneggiati e 725 ponti distrutti
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Dopo una prolungata siccità, l’Iran è stato colpito da inondazioni devastanti  e Papa Francesco ha non solo pregato ed espresso vicinanza e sostegno materiale verso il popolo della Repubblica islamica ma ha anche inviato, tramite il dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, un contributo di 100.000 euro. «Tale somma -  si legge in un comunicato del dicastero vaticano rilanciato con grande evidenza dall’agenzia ufficiale iraniana Pars News - verrà ripartita, in collaborazione con la Nunziatura Apostolica, tra le zone maggiormente toccate dalla catastrofe e sarà impiegata in opere di soccorso e assistenza alle persone e ai territori». Prima, il Papa aveva inviato un telegramma di cordoglio, a firma del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, esprimendo «dolore per le vittime umane, pregando per il personale impegnato nell’emergenza e affidando il popolo iraniano alla provvidenza di Dio Onnipotente».

Pars News spiega che «Nel corso delle ultime settimane, violente alluvioni hanno colpito le regioni nord-orientali e meridionali del Paese, causando la morte di 77 persone e il ferimento di altre 1.070, secondo gli ultimi dati ufficiali. Golestan, Lorestan e Kuzestan sono le province più colpite, insieme con quella del Kermanshah, già messa a dura prova dal terremoto dello scorso anno. Oltre 10 milioni di persone hanno subìto danni alle loro case e proprietà, mentre 2 milioni necessitano di urgente assistenza. Oltre 200.000 persone sono state evacuate dai propri villaggi e il ministro dell’Interno ha annunciato l’evacuazione anche della città di Ahwaz. Ingenti sono i danni strutturali alle infrastrutture e all’agricoltura».

Ad essere state colpite dalle inondazioni sono 25 delle 31 province iraniane. Le ultime province ad essere state colpite dalle piogge torrenziali sono quelle del Khuzestan e dellIlam, nel sud-ovest dell’Iran, Le autorità sono state costrette ad evacuare centinaia di migliaia di persone e dopo le nuove piogge abbattutesi sabato su gran Parte del Paese ieri è stato dichiarato un altro allerta inondazioni.

L’agenzia ufficiale Irna scrive che, di fronte al Parlamento, il ministro degli interni dell’Iran, Abdolréza Rahmani Fazli, ha detto «L’ammontare dei danni è tra i 300.000 e i 350.000 miliardi di rial», tra gli 1,93 e i 2,25 miliardi di euro al tasso di mercato libero. Il ministro dei trasporti e dello sviluppo urbano, Mohammad Eslami, ha aggiunto che «Più di 1.400 Km di strade sono stati danneggiati e 725 ponti [...] totalmente distrutti»

Sahar Tajbakhch, a capo del servizio meteorologico nazionale iraniano, non ha dubbi: «Le inondazioni sono dovute al riscaldamento climatico e al riscaldamento del pianeta e non significano necessariamente la fine della siccità cronica che colpisce l’Iran».

Redazione Greenreport

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