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Un drago bianco per risolvere il mistero delle nuvole e del clima

Lanciato il satellite EarthCARE di ESA e JAXA per raccogliere nuove informazioni sull’equilibrio delle radiazioni della Terra sullo sfondo della crisi climatica
 |  Crisi climatica e adattamento

Alle 00:20  di oggi (alle15:20  del 28 maggio, ora locale) l’agenzia spaziale europea (ESA) e la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) hanno lanciato dalla base spaziale di Vandenberg in California il satellite EarthCARE a bordo di un razzo Falcon 9  e dicono che potrebbe «Rivoluzionare la nostra comprensione di come le nuvole e gli aerosol influenzano il nostro clima».

Alle 01:14, la stazione terrestre Hartebeesthoek in Sudafrica ha ricevuto il segnale che indica che EarthCARE è al sicuro in orbita attorno alla Terra. Ora EarthCARE è controllato dall’ European Space Operations Centre di Darmstadt, in Germania e i prossimi mesi serviranno per calibrare attentamente la missione come parte della fase di messa in servizio. Il satellite è stato progettato e costruito da un consorzio 75 aziende e vede Airbus come appaltatore principale.  

La Jaxa ha battezzato la missione "Hakuryu" (Drago Bianco). Nella mitologia giapponese, i draghi sono creature antiche e divine che governano l'acqua e volano nel cielo. Quest'anno è anche il "tatsu-doshi", l'anno giapponese del drago e Eiichi Tomita, project manager di Jaxa, ha detto a BBC News: «C'è una connessione anche nell'aspetto del satellite, che è ricoperto di isolamento bianco e ha un lungo pannello solare che ricorda una coda. L'Earthcare, come un drago che si solleva nello spazio, diventerà un'entità che immagina il futuro per noi»

All’ESA sottolineano che «Con la crisi climatica che stringe sempre più la sua presa, l’Earth Cloud Aerosol and Radiation Explorer, o EarthCARE in breve, restituirà presto informazioni cruciali per gettare nuova luce sulle complesse interazioni tra nuvole, aerosol e radiazioni all’interno dell’atmosfera terrestre».

La direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell'ESA, Simonetta Cheli, ha evidenziato che  «EarthCARE è la più complessa delle missioni di ricerca dell'ESA fino ad oggi. Il suo sviluppo, e ora il lancio, è dovuto alla stretta collaborazione con i nostri partner JAXA, che hanno contribuito allo strumento radar di profilazione delle nuvole del satellite, e a tutti i team dell'industria spaziale coinvolti. La missione arriva in un momento critico in cui il progresso delle nostre conoscenze scientifiche è più importante che mai per comprendere e agire sui cambiamenti climatici, e non vediamo l’ora di ricevere i primi dati».

Il Project Manager di JAXA per il radar di profilazione delle nuvole, Eiichi Tomita, ha aggiunto: «Aumentare la precisione dei modelli climatici globali utilizzando i dati EarthCARE ci consentirà di prevedere meglio il clima futuro e quindi di adottare le necessarie misure di mitigazione. JAXA ha fornito il radar per la profilazione delle nuvole, il primo radar al mondo in grado di misurare la velocità del flusso verso l'alto e verso il basso all'interno delle nuvole. Ci aspettiamo che questi dati prodotti da EarthCARE siano straordinari».

La maggior partedelle persone percepisce le nuvole come semplici produttrici di pioggia, ma dietro la loro apparente semplicità si nasconde una scienza estremamente complicata e relativamente poco compresa. All’Esa ricordano che «Sebbene sia noto che le nuvole svolgono un ruolo estremamente importante nel riscaldamento e nel raffreddamento dell’atmosfera, rimangono una delle maggiori incertezze nella nostra comprensione di come l’atmosfera guida il sistema climatico e, soprattutto, di come modelleranno il nostro clima futuro. Le nuvole riflettono l’energia solare in entrata nello spazio, ma intrappolano anche l’energia infrarossa in uscita. Questo porta ad un effetto netto di raffreddamento o riscaldamento. Tuttavia, la misura in cui le nuvole riscaldano o raffreddano la Terra dipende da vari fattori tra cui la forma, la posizione, l’altitudine, il contenuto di acqua e la dimensione delle particelle. Gli aerosol sono minuscole particelle come polvere e sostanze inquinanti sospese nell'atmosfera terrestre. Svolgono anche un ruolo significativo nel sistema climatico della Terra, sia “direttamente” riflettendo e assorbendo la radiazione solare in entrata e intrappolando la radiazione in uscita, sia “indirettamente” poiché agiscono come nuclei per la formazione delle nuvole – che è il modo in cui influenzano maggiormente il nostro clima».

Le attività antropiche stanno alterando in modo significativo le concentrazioni di aerosol nell’atmosfera e quindi influenzando i modelli climatici regionali. Anche se è chiaro che attualmente le nuvole e gli aerosol esercitano complessivamente un effetto di raffreddamento, gli scienziati avvertono che «I cambiamenti e i circuiti di retroazione determinati dalla crisi climatica potrebbero ridurre il loro potenziale di raffreddamento, esacerbando ulteriormente il cambiamento climatico».

EarthCARE trasporta 4 strumenti all'avanguardia:  Il radar di profilazione delle nuvole fornisce informazioni sulla struttura verticale e la dinamica interna delle nuvole, il lidar atmosferico fornisce profili di aerosol e nuvole sottili nonché informazioni sulla sommità delle nuvole, l'imager multispettrale offre una panoramica dell'ampia scena in più lunghezze d'onda e il radar a banda larga le misure del radiometro che riflettono la radiazione solare e la radiazione infrarossa in uscita proveniente dalla Terra.

All’ESA  fanno notare che «La particolarità della missione è che questi strumenti lavoreranno insieme per fornire una visione olistica della complessa interazione tra nuvole, aerosol e radiazioni, fornendo nuove informazioni sull’equilibrio delle radiazioni della Terra sullo sfondo della crisi climatica».

Redazione Greenreport

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