
Disponibile un rapporto che analizza il variegato panorama delle politiche di adattamento Ue

Nel caso si volesse conoscere in modo approfondito il variegato panorama di politiche e strumenti di adattamento utilizzati nei 38 Paesi membri dell’Agenzia europea dell’ambiente e in quelli che collaborano con essa, esplorando le caratteristiche che li definiscono e il modo in cui operano nei contesti nazionali, ebbene, ora è disponibile uno strumento adatto allo scopo. È stato da pochi giorni diffuso il più aggiornato e completo report sul quadro normativo europeo in materia di adattamento ai cambiamenti climatici. A realizzarlo è stato l’European topic centre on climate change adaptation and Lulucf (Etc Ca), un consorzio di 16 organizzazioni europee con competenze nell’area tematica dell’adattamento ai cambiamenti climatici e dell’uso del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e della silvicoltura che lavora in collaborazione con l'Agenzia europea dell'ambiente (Eea). Il documento offre un’analisi approfondita del panorama attuale delle politiche di adattamento nei Paesi membri e collaboratori dell’Eea, esplorando le quattro dimensioni del ciclo di adattamento. Con il contributo della ricercatrice del Cmcc, Katie Johnson, il rapporto fornisce informazioni fondamentali per l’imminente revisione della legislazione climatica dell’Ue, la preparazione del primo Piano europeo di adattamento climatico e la seconda Valutazione europea dei rischi climatici.
Come sottolinea il Cmcc, i Paesi europei stanno intensificando il loro impegno nell’adattamento per affrontare gli impatti sempre più gravi e diversificati dei cambiamenti climatici. Tutti i 38 Paesi membri e collaboratori dell’Eea hanno adottato politiche nazionali di adattamento per rispondere agli effetti dei cambiamenti climatici, dimostrando un forte impegno nel rafforzare la capacità di adattamento, aumentare la resilienza e ridurre la vulnerabilità climatica. Queste politiche variano da leggi climatiche a diverse tipologie di legislazione sull’adattamento, fino a quadri strategici come le strategie e i piani nazionali di adattamento, riflettendo approcci eterogenei all’adattamento climatico in tutta Europa.
Sebbene questi sforzi evidenzino una forte volontà di rafforzare la resilienza climatica, essi rivelano anche un panorama politico sempre più diversificato e complesso. Questa complessità si riflette nelle discussioni in corso sugli impegni climatici. «Parliamo molto di politiche nazionali di adattamento – strategie, piani e, sempre più spesso, leggi climatiche in Europa – senza sempre comprendere appieno come funzionano nei vari contesti nazionali o come si differenziano tra loro», afferma Katie Johnson, ricercatrice del Cmcc che ha contribuito alla concettualizzazione, ricerca e redazione del recente ETC-CA Report 2/2024. «Con questo lavoro siamo riusciti ad approfondire i documenti di policy, esplorando i contenuti e comprendendo meglio il processo di adattamento attraverso interviste con esperti nazionali del settore».
Le disposizioni legali per l’adattamento sono presenti in molti Paesi: 18 dei 38 Paesi membri e collaboratori dell’Eea hanno adottato leggi climatiche nazionali che includono elementi di adattamento. Tra questi, le valutazioni del rischio climatico sono spesso un requisito normativo e stanno diventando sempre più centrali nelle politiche nazionali di adattamento. Se da un lato l’integrazione delle valutazioni dei rischi nel ciclo di adattamento è evidente, dall’altro rimane limitato il collegamento con i sistemi di monitoraggio, valutazione e apprendimento. «Questo aspetto è cruciale, poiché il monitoraggio, la valutazione e l’apprendimento servono a tracciare i progressi nell’adattamento, identificare le sfide e contribuire alla revisione delle politiche di adattamento» spiega Johnson. «Tuttavia, permangono difficoltà, in particolare nell’integrare questi sistemi in modo che le azioni di adattamento portino a una reale riduzione del rischio e a un aumento della resilienza».
Il rapporto analizza il complesso e variegato panorama delle politiche di adattamento in Europa, con un’attenzione particolare ai Paesi che dispongono di disposizioni legali specifiche per l’adattamento. Inoltre, il rapporto esplora le caratteristiche distintive di queste normative e il loro funzionamento nei contesti nazionali, offrendo una comprensione più approfondita dei quadri e degli strumenti politici di adattamento. I risultati dello studio rivelano la necessità di un impegno continuo per migliorare la coerenza e l’efficacia delle politiche di adattamento attraverso mandati legali più solidi e strutture di governance più efficaci.
