
Record di caldo, CO2 ed eventi estremi, giù i ghiacciai, su i mari: il Pianeta nella foto scattata dalla Wmo

L’Organizzazione mondiale della meteorologia (World metereological organization - Wmo), ha appena diffuso il suo State of Climate 2024. Qual è il quadro che ne vien fuori? Eccolo sintetizzato in pochi, drammatici dettagli:
- La concentrazione atmosferica di anidride carbonica è ai livelli più alti degli ultimi 800.000 anni.
- A livello globale, ciascuno degli ultimi dieci anni è stato singolarmente il più caldo mai registrato.
- Ognuno degli ultimi otto anni ha stabilito un nuovo record per il contenuto di calore degli oceani.
- Le 18 estensioni di ghiaccio marino artico più basse mai registrate si sono verificate tutte negli ultimi 18 anni.
- Le tre estensioni di ghiaccio antartico più basse sono state registrate negli ultimi tre anni.
- La più grande perdita triennale di massa glaciale mai registrata si è verificata negli ultimi tre anni.
- Il tasso di innalzamento del livello del mare è raddoppiato dall’inizio delle misurazioni satellitari.
- Gli eventi meteorologici estremi nel 2024 hanno portato al più alto numero di nuovi sfollati dal 2008, più di 820.000 persone.
- Nel 2024 si sono verificati almeno 151 eventi meteorologici estremi «senza precedenti».
- L'attuale livello medio a lungo termine del riscaldamento globale indotto dall'uomo è stimato a 1,34-1,41°C rispetto al valore di riferimento del 1850-1900 - avvicinandosi all'obiettivo di 1,5°C fissato dall'Accordo di Parigi, ma non superandolo ancora.
Il documento evidenzia che «chiari segni del cambiamento climatico indotto dall'uomo hanno raggiunto nuove vette nel 2024, con alcune delle conseguenze irreversibili per centinaia se non migliaia di anni». Nel report viene confermato che lo scorso anno è il primo anno solare a superare di oltre 1,5°C le temperature dell’era pre-industriale e viene anche sottolineato l’enorme impatto economico e sociale derivante dal cambiamento climatico e dai connessi fenomeni meteorologici estremi. «Sebbene un solo anno di riscaldamento superiore a 1,5 °C non indichi che gli obiettivi di temperatura a lungo termine dell’Accordo di Parigi siano mancati, questo è un campanello d’allarme che ci fa capire che stiamo aumentando i rischi per le nostre vite, le nostre economie e il pianeta», spiega il segretario generale della Wmo Celeste Saulo.
Secondo il rapporto, il riscaldamento globale a lungo termine è attualmente stimato tra 1,34 e 1,41 °C rispetto al periodo di riferimento 1850-1900. E le temperature sono solo una piccola parte di un quadro molto più ampio, e decisamente critico. «I dati per il 2024 mostrano che i nostri oceani hanno continuato a riscaldarsi e il livello del mare a salire», spiega sempre Saulo. «Le parti ghiacciate della superficie terrestre, note come criosfera, si stanno sciogliendo a un tasso allarmante: i ghiacciai continuano a ritirarsi e il ghiaccio marino dell’Antartide ha raggiunto la sua seconda estensione più bassa mai registrata. Nel frattempo, il clima estremo continua ad avere conseguenze devastanti in tutto il mondo». Cicloni tropicali, inondazioni, siccità e altri pericoli indotti da catastrofi naturali hanno portato al più alto numero di nuovi sfollati registrato negli ultimi 16 anni e hanno contribuito al peggioramento delle condizioni alimentari, alla perdita di biodiversità, a ingenti perdite economiche.
Misure per ridurre le emissioni e investimenti nei servizi meteorologici, idrici e climatici, viene sottolineato nel report, sono più importanti che mai per affrontare le sfide e costruire comunità più sicure e resilienti.
