
In Italia 24 giorni di temperature anomale negli ultimi 3 mesi: l’analisi di Climate central

Basterebbe il colpo d’occhio della mappa mondiale, contrassegnata da tonalità di rosso più o meno intense a seconda del conteggio dei giorni di calore pericoloso, per afferrare la gravità della situazione. E la lettura integrale dei dati inseriti nel report non fa che confermare la prima impressione. Miliardi di persone hanno affrontato temperature intensificate dalle emissioni di combustibili fossili e milioni di individui sono stati esposti a un calore potenzialmente letale. È tutto nero su bianco in una nuova analisi di Climate Central.
Il documento appena diffuso dall’organizzazione scientifica e giornalistica indipendente rivela che il cambiamento climatico di origine antropica — causato principalmente dalla combustione di carbone, petrolio e gas — ha aumentato le temperature e intensificato il caldo estremo in tutto il mondo negli ultimi tre mesi. Utilizzando il Climate shift index (Csi) di Climate Central, il rapporto quantifica l’influenza del cambiamento climatico sulle temperature globali da dicembre 2024 a febbraio 2025.
I principali fattori presenti nel report evidenziano l’impatto del cambiamento climatico sui rischi sanitari legati al calore a livello globale. In particolare, dall’analisi ne emergono quattro. La prima considerazione, riguardante l’influenza diffusa del cambiamento climatico: almeno una persona su cinque nel mondo ha avvertito un'influenza significativa del cambiamento climatico ogni giorno da dicembre 2024 a febbraio 2025. La seconda, che riguarda anche l’Italia: centinaia di milioni di persone hanno sperimentato rischi sanitari legati al calore, considerando che quasi 394 milioni di persone sono state esposte ad almeno 30 giorni di calore pericoloso per la salute (è appunto il caso dell’Italia, nell’analisi di Climate central) amplificato dal cambiamento climatico, il 74% delle quali vive in Africa (i giorni di calore pericolosi per la salute sono definiti come giorni con temperature superiori al 90% delle temperature locali registrate tra il 1991 e il 2020). Terzo dato, riguardanti le nazioni ampiamente impattate dal fenomeno: nella metà dei 220 paesi analizzati, la persona media ha sperimentato temperature fortemente influenzate dal cambiamento climatico per almeno un mese (30 giorni o più). Il quarto e ultimo dato evidenziato dal report riguarda i centri urbani in prima linea nell’affrontare la situazione di crisi climatica: in 287 città di tutto il mondo, i residenti hanno avvertito l'influenza del cambiamento climatico sulle temperature per almeno un mese (30 giorni o più).
«Il cambiamento climatico non è una minaccia lontana, ma una realtà presente per milioni di persone», spiega Kristina Dahl, vicepresidente scientifica di Climate Central. «L’aumento della frequenza e della gravità degli eventi di calore in tutto il mondo rivela un pericoloso schema di esposizione al calore che peggiorerà ulteriormente se la combustione di combustibili fossili continuerà».
