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«Accelerare sulla decarbonizzazione dei trasporti»: il messaggio della Banca mondiale all’Ue

In una dettagliata relazione si evidenzia l’aumento delle emissioni in questo settore (+26%) e si indicano le possibili soluzioni per correggere la rotta: migliorare la collaborazione pubblico-privato, sfruttare più strumenti finanziari, incentivare il trasporto sostenibile
 |  Crisi climatica e adattamento

Nell’Unione europea il settore trasporti continua ad andare nella direzione sbagliata. Le emissioni di gas serra viaggiano su livelli in aumento, anziché in diminuzione. Negli ultimi anni è stato approvato uno stringente quadro normativo, ma senza un cambio di rotta in quest’ambito sono a rischio gli obiettivi climatici comunitari. È dunque necessaria una rapida ed energica inversione di tendenza. Solo adottando soluzioni di finanziamento innovative, rafforzando la collaborazione pubblico-privato e attuando misure politiche mirate, l’Ue può ridurre le emissioni di CO2 nel comparto trasporti, rafforzando al contempo la resilienza economica e la competitività.

Analisi e raccomandazioni arrivano dal report della Banca mondiale intitolato “Enhancing transport decarbonization in the European union”. Nel documento viene sottolineato che il settore dei trasporti è la più grande fonte di gas serra dell’Ue e le emissioni continuano ad aumentare in molti Stati membri. Tra il 1990 e il 2022, si evidenzia, le emissioni nell'Ue dovute a questo particolare comparto sono aumentate del 26%, mentre le emissioni di altri settori sono diminuite del 42%. Il trasporto su strada è stato il principale responsabile di questa pessima performance, avendo prodotto il 73% delle emissioni settoriali nel 2022, guidato dall’aumentata diffusione di auto, dall’incremento delle attività del trasporto su strada e da una quota in diminuzione del trasporto ferroviario.

L’Ue, sottolinea la Banca mondiale, può migliorare l’impatto apportato dalle risorse pubbliche sfruttando le competenze del settore privato, il capitale e i partenariati per migliorare i risultati. La strada suggerita è questa: gli strumenti finanziari e i meccanismi di de-risking possono aiutare a colmare le lacune di investimento, mentre i partenariati pubblico-privato nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto potrebbero affollare competenze e innovazione globali. Inoltre, suggerisce la Banca mondiale, l’espansione delle condizionalità basate sulle politiche ai fondi dell’Ue aiuterebbe a massimizzare il loro impatto e a promuovere le migliori pratiche in tutta l’eurozona.

Tra le 60 pagine del report dedicato al settore trasporti dell’Ue, uno spazio considerevole è ovviamente dedicato anche alle auto dotate di motori a zero emissioni. La mobilità elettrica offre un potenziale significativo, sottolineano gli esperti della Banca mondiale, ma richiede un’azione aggiuntiva per superare le barriere che si sono riscontrate finora. L’Ue ha infatti appresentato un quarto delle vendite globali di veicoli elettrici nel 2023, ma l’accessibilità a questo tipo di vetture rimane una sfida aperta. Le politiche per incentivare la produzione e l’acquisto di veicoli elettrici più piccoli e più efficienti dal punto di vista energetico e per elettrificare le flotte commerciali sono punti chiave, sottolinea la Banca mondiale. L’espansione dei moderni modelli di concessione, il raggruppamento degli appalti per gli autobus elettrici, i meccanismi di de-risking e i modelli di business innovativi per i camion a emissioni zero sono tutti cruciali per far progredire soluzioni di trasporto sostenibili.

Diverse pagine sono anche dedicate alle aree urbane, che ospitano il 75% della popolazione dell’Ue e che sono fondamentali per ridurre le emissioni del settore trasporti. In ambito comunitario, è il suggerimento, si dovrebbero trovare i modi per migliorare i quadri di governance e diversificare i meccanismi di finanziamento nelle città e nelle aree metropolitane. L’espansione dell’applicazione di strumenti ad hoc come le tasse di congestione, ovvero i pedaggi per poter accedere in determinate aree della città, i prezzi dinamici dei parcheggi può aiutare a sfruttare le fonti di finanziamento per sistemi di trasporto urbano sostenibili. Imparando dai migliori esempi in Europa e all’estero, osserva la Banca mondiale, le pratiche di successo potrebbero essere replicate in tutti i Paesi comunitari.

Infine, nel documento viene sottolineato che il trasporto ferroviario detiene un potenziale non sfruttato per gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Europa, nonostante la sua quota sia scesa al 17% nel 2022. Investimenti mirati nel coordinamento transfrontaliero, nella digitalizzazione, nella connettività dell’ultimo miglio e nella logistica multimodale possono aiutare le ferrovie a ritrovare competitività e aumentare l’efficienza. L’Ue potrebbe anche esplorare fonti di finanziamento alternative per i sistemi ferroviari, anche dal sistema di scambio di emissioni, e prendere in considerazione opzioni per aumentare la partecipazione del settore privato allo sviluppo e alla gestione delle infrastrutture.

Redazione Greenreport

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