Skip to main content

Vigilanza e sostenibilità imprese, la Francia fa pressione su Bruxelles per rivedere le normative con "Omnibus"

La rivelazione di Politico, che ha visionato un documento preparato da Parigi per provare a rinviare le direttive Csddd e Csrd
 |  Crisi climatica e adattamento

La Francia sta facendo pressione sui vertici Ue per ritardare l'entrata in vigore di due importanti regolamenti europei riguardanti le imprese. A scriverlo è Politico, che in un articolo riporta alcuni passaggi di un documento riservato redatto dalle autorità d’Oltralpe. Le norme a cui si fa riferimento impongono in particolare alle aziende europee l’obbligo di fornire informazioni sull'impronta ambientale delle loro attività e sulla loro esposizione al rischio climatico, e anche di verificare che i loro fornitori rispettino le norme in materia di ambiente e occupazione. Politico riferisce che nel documento, datato 20 gennaio, il governo francese ha fatto pressioni per ritardare a tempo indeterminato la nuova direttiva sul dovere di vigilanza delle imprese (Csddd) e per ritardare di due anni la direttiva sul reporting di sostenibilità delle imprese (Csrd).

«Le autorità francesi sono favorevoli a un rinvio sine die dell’entrata in vigore» della prima direttiva, si legge nel documento visto da Politico e riportato in parte nell’articolo. «Il rinvio deve dare il tempo necessario per migliorare la direttiva», che, secondo Parigi, non dovrebbe applicarsi alle aziende con meno di 5.000 dipendenti e il cui fatturato non supera 1,5 miliardi di euro. «Dovremo concentrarci sui testi che complicano quotidianamente la vita delle imprese e frenano la loro crescita», ha dichiarato giovedì il ministro dell'Economia, Eric Lombard, chiedendo una semplificazione della Csrd e un rinvio della direttiva sul dovere di vigilanza fino al giorno in cui «sarà semplificata». Non molte settimane fa, ricorda sempre il sito d’informazione, anche Emmanuel Macron aveva fatto passare il messaggio della necessità di un rinvio e di una revisione delle norme decise in ambito comunitario. «Dobbiamo fare una massiccia pausa normativa, ma dobbiamo tornare sui regolamenti, anche recenti, che ostacolano la nostra capacità di innovare", aveva dichiarato il presidente Francese. Importanti novità potrebbero esserci nel corso di una seduta della Commissione europea prevista per la fine di febbraio, quando sarà esaminato un testo normativo, non a caso già battezzato “Omnibus” contenente diverse ipotesi di modifiche normative riguardanti diverse questioni, comprese quelle di tutela dell’ambiente e di contrasto ai cambiamenti climatici.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.