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Il gruppo cartario ha aderito alla Science based target iniziative, obiettivi pronti entro il 2026

Clima, Lucart si prepara a tagliare le emissioni lungo l'intera catena del valore

Pasquini: «Le nostre azioni non devono essere guidate da ciò che è conveniente fare ma da ciò che è necessario fare a livello globale, secondo la scienza»
 |  Crisi climatica e adattamento

La multinazionale toscana Lucart, oggi tra i principali gruppi cartari al mondo, ha da poco tagliato il traguardo dei 70 anni di vita e guarda adesso al futuro rafforzando il proprio impegno contro la crisi climatica in corso.

La società ha infatti aderito alla Science based target initiative (Sbti), nata nel 2015 dall’accordo tra Cdp (ex Carbon disclosure project), il Global compact delle Nazioni Unite (Ungc), il World resources institute (Wri) e il World wide fund for fature (Wwf).

In questo contesto, l’obiettivo Lucart è quello di sviluppare una strategia di riduzione delle proprie emissioni climaleteranti, basata sulle più recenti evidenze scientifiche e validata da un ente terzo.

In particolare, con l’adesione al programma Lucart si impegna a presentare entro il 2026 target di riduzione specifici sulle emissioni generate lungo l’intera catena del valore: quelle direttamente controllate dall'azienda (Scope 1), quelle emissioni indirette legate alla produzione di elettricità, vapore o calore (Scope 2), e infine anche le emissioni indirette provenienti a monte e a valle del ciclo produttivo (Scope 3) come nel caso di beni e servizi acquistati o delle merci vendute.

«Essere parte di questa iniziativa rappresenta per noi un ulteriore tassello di un percorso che portiamo avanti seguendo quei valori etici e imprenditoriali che ci accompagnano da sempre – commenta Massimo Pasquini, ad Lucart – La Science based target initiative ci impone di fare qualcosa di più: le nostre azioni non devono essere guidate da ciò che è possibile o conveniente fare ma da ciò che è necessario fare a livello globale secondo la scienza».

L’obiettivo finale è quello di arrivare ad emissioni nette zero entro il 2050, ma il pianeta non può permettersi altri 26 anni di inazione; per questo l’impegno Lucart si concentra sviluppo di obiettivi di riduzione delle emissioni già a medio termine.

Il più recente rapporto di sostenibilità del gruppo cartario documenta i progressi già compiuti su questo fronte: nel corso del 2022, Lucart ridotto le emissioni di CO2 dell’11% rispetto all’anno precedente e del 22% rispetto al 2014 (Scope 1 e 2).

In qualità di industria cartaria, oltre a rappresentare un polo del riciclo fondamentale per la carta raccolta in modo differenziato da imprese e cittadini, Lucart rappresenta però anche una realtà molto energivora.

Proprio per questo l’adesione Science based target initiative ha una doppia valenza: un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni climalteranti non solo rafforzerebbe la leadership Lucart, ma permetterebbe di segnare la strada per altre realtà cartarie.

Redazione Greenreport

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