La lotta climatica costa? In Ue gli investimenti privati sulla mitigazione valgono lo 0,55% del Pil
Il 47esimo presidente degli Usa, Donald Trump, tra i primi ordini esecutivi firmati dopo il suo insediamento ha fatto spiccare la decisione di ritirare gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, assecondando la vulgata comune a tutte le estreme destre del mondo, che vedono negli investimenti climatici uno sterile costo anziché una scelta di puntare sull’innovazione per ottenere in cambio maggiore competitività economica oltre che un pianeta compatibile col benessere umano.
Ma quanto spediamo davvero per gli investimenti climatici? Guardando al lato della mitigazione – ovvero a tutti quegli interventi che riducono le emissioni di gas serra, dalla mobilità sostenibile alle energie rinnovabili –, gli investimenti privati a livello Ue ammontano a 95,3 miliardi di euro all’anno, cioè lo 0,55% del Pil. Il dato è stato appena comunicato da Eurostat ed è riferito al 2023, ma di fatto è dal 2005 al 2016 che gli investimenti sono rimasti relativamente stabili, oscillando intorno allo 0,5% del Pil, per poi raggiungere il picco nel 2021 (0,64%).
Guardando in particolare all’ultimo anno disponibile (il 2023, appunto), Lituania e Danimarca hanno segnalato le quote più elevate di investimenti privati nella mitigazione dei cambiamenti climatici, con l'1,5% del Pil; seguono Lettonia e Svezia con l'1,2% del Pil. In tutti i restanti paesi dell'Ue, gli investimenti nella mitigazione dei cambiamenti climatici sono stati inferiori all'1% del Pil nel 2023: l’Italia si è fermata addirittura allo 0,26%, ovvero neanche la metà della media Ue.