Skip to main content

Wwf: la Cop28 sia quella della credibilità climatica

Correggere drasticamente la rotta per limitare il riscaldamento globale a 1,5° C, eliminare di combustibili fossili, raddoppiare i finanziamenti per l'adattamento climatico entro il 2025
 |  Crisi climatica e adattamento

Il Wwf  sottolinea che «I leader mondiali devono garantire che la COP28, il vertice sul clima a Dubai che inizierà il 30 novembre, sia la COP della credibilità climatica. Gli accordi che saranno presi a Dubai dovranno essere in linea con l'urgenza della crisi climatica e con la portata degli sforzi necessari per affrontarla».

Il pAnda ricorda che «Nei negoziati sul clima più importanti da quando è nato l'Accordo di Parigi nel 2015, una decisione chiave riguarderà il "Global Stocktake" e la sua prima valutazione dei progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi dell'accordo. In risposta, la COP28 dovrà fornire una tabella di marcia per correggere la rotta e plasmare il futuro dell'azione per il clima su scala globale».

Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale per il clima e l'energia del Wwf international e già presidente della COP20, ha dichiarato: «La COP28 dovrà essere la COP della credibilità climatica, con tutti i piani, gli impegni e i finanziamenti allineati alla velocità e alla portata dell'azione necessaria per prevenire i peggiori impatti della crisi climatica. Possiamo ancora evitare un futuro di catastrofi climatiche sempre più gravi, ma siamo fuori strada e il tempo sta per scadere. I Paesi devono concordare una tabella di marcia che riporti l'ambizione e l'azione climatica globale in linea con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5° C. Non possiamo permetterci di avere un'altra COP in cui l'ambizione e l'azione non vengano accelerate. Quanto prima e con maggiore decisione agiremo, tanto prima le persone e la natura potranno raccogliere i benefici di un futuro più pulito, sicuro e stabile».

Per il Wwf, «Una delle chiavi per sbloccare l'azione per il clima sono gli impegni finanziari dei Paesi di più antica industrializzazione che devono dimostrare di aver raggiunto e superato   i 100 miliardi di dollari all'anno promessi a Copenaghen nel 2009 e inclusi nell’accordo di Parigi nel 2015. E’ necessario raddoppiare i finanziamenti per l'adattamento climatico entro il 2025, in linea con le esigenze dei Paesi in via di sviluppo, vulnerabili. A Dubai, occorre anche far partire davvero il Fondo per le Perdite e i Danni. L'accordo sulla creazione del fondo è stato un successo della COP dello scorso anno, ora però i Paesi devono lavorare per renderlo pienamente operativo, con impegni sostanziali verso nuovi fondi».

Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia, aggiunge: «I leader dovranno realizzare anche un piano globale per eliminare tutti i combustibili fossili. Se non si agirà finalmente con decisione per porre fine all'era dei combustibili fossili, responsabili dell’87% delle emissioni climalteranti, il mondo sarà condannato a subire crescenti sconvolgimenti climatici. Porre fine alla produzione e all'uso dei combustibili fossili e passare al 100% di energia rinnovabile è la soluzione che avrà il più grande impatto sul cambiamento climatico su scala globale».

L’8 dicembre il Wwf organizzerà nel padiglione italiano alla COP di Dubai  il side-event "Il dovere dell’ambizione, dal Global Stocktake ai piani nazionali. Protagonisti, transizione e risorse", una tavola rotonda che punta a collegare il dibattito internazionale alle politiche nazionali, chiamando rappresentanti dei principali attori a confronto su come dare spinta ed efficacia al piano nazionale per accelerare e rendere più fattivi sia i negoziati internazionali e il ruolo internazionale dell’Italia (come presidente G7).  A introdurre e moderare sarà la Midulla e parteciperanno: Francesco Corvaro, inviato Italiano del Clima;

Edoardo Zanchini, direttore dell'ufficio clima del Comune di Roma; Daniele Agostini, capo politiche clima ed energia di Enel, Simona Fabiani, responsabile ambiente della CGIL; Viviane Raddatz, responsabile clima ed energia del Wwf Deutschland.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.