
Bando Ue da 4 miliardi di euro per tecnologie a emissioni net zero

La Commissione europea ha lanciato l'invito a proposte 2023 del Fondo per l'innovazione, con una dotazione record di 4 miliardi di € per sostenere la diffusione delle tecnologie innovative di decarbonizzazione e spiega che «L'invito è finanziato dai proventi del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS), da cui l'importanza di fissare un prezzo del carbonio per la transizione verde». Con i proventi stimati a 40 miliardi di euro generati dal sistema per lo scambio di quote di emissioni dell'UE nel periodo tra il 2020 e il 2030, il Fondo per l'innovazione punta a creare incentivi finanziari affinché imprese e autorità pubbliche investano in tecnologie low-carbon di punta e sostengano la transizione dell'Europa verso la neutralità climatica. Il Fondo per l'innovazione ha già assegnato circa 6,5 miliardi di euroa oltre 100 progetti innovativi attraverso gli inviti precedenti a presentare proposte.
Rispetto all'invito precedente la Commissione Ue ha aumentato i fondi totali e ha raddoppiato la dotazione per i progetti di produzione di tecnologie pulite: 1,4 miliardi di euro per rafforzare la capacità produttiva industriale, la leadership tecnologica e la resilienza delle filiere in Europa.
I promotori di progetti possono chiedere sovvenzioni per 5 aree: decarbonizzazione generale (larga scala) - 1,7 miliardi di € disponibili per progetti con CapEx superiori a 100 milioni di €; decarbonizzazione generale (media scala) - 500 milioni di € disponibili per progetti con CapEx comprese tra 20 milioni e 100 milioni di €; decarbonizzazione generale (piccola scala) - 200 milioni di € disponibili per progetti con CapEx comprese tra 2,5 milioni e 20 milioni di €; produzione di tecnologie pulite - 1.4 miliardi di € disponibili per progetti con CapEx superiori a 2,5 milioni di € incentrati sulla fabbricazione di componenti per l'energia rinnovabile, lo stoccaggio dell'energia, le pompe di calore e la produzione di idrogeno; progetti pilota - 200 milioni di € disponibili per progetti con CapEx superiori a 2,5 milioni di € incentrati sulla decarbonizzazione profonda.
La Commissione Ue evidenzia che «I progetti saranno valutati in base al loro potenziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, al grado di innovazione, alla maturità, alla replicabilità e all'efficienza in termini di costi. Il Fondo per l'innovazione può coprire fino al 60% dei costi pertinenti del progetto. Possono presentare domanda i progetti situati nello Spazio economico europeo e ora, a seguito della recente revisione della direttiva EU ETS, anche i progetti nel settore marittimo, nei trasporti stradali e nella costruzione, oltre a quelli sviluppati nei settori ad alta intensità energetica (compreso il trasporto aereo), nell'energia rinnovabile o nello stoccaggio dell'energia. I progetti promettenti che non sono abbastanza maturi per ricevere una sovvenzione o che non sono selezionati a causa di limitazioni di bilancio possono beneficiare del programma della Banca europea per gli investimenti che fornisce assistenza allo sviluppo di progetti».
I promotori di progetti hanno tempo fino al 9 aprile 2024 per candidarsi tramite il portale Funding and Tenders dell'Ue e sono invitati a partecipare alla giornata informativa sul Fondo per l'innovazione 2023, che si terrà online il 7 dicembre, durante la quale potranno conoscere le nuove funzionalità, scoprire la procedura di candidatura e chiedere chiarimenti.
Ieri il Fondo per l'innovazione ha aperto anche la prima asta pilota nell'ambito della Banca europea dell'idrogeno, con una dotazione di 800 milioni di € a disposizione dei promotori di progetti nello Spazio economico europeo. I progetti non possono accumulare il sostegno dell'invito del Fondo per l'innovazione e del progetto pilota della Banca europea per l'idrogeno. I partecipanti all'asta hanno tempo fino all'8 febbraio 2024, ore 17:00 (CET), per candidarsi tramite il portale "Funding and Tenders" dell'Ue.
La Commissione Ue Evidenzia che «I produttori di idrogeno rinnovabile potranno richiedere un sostegno sotto forma di premio fisso per chilogrammo di idrogeno prodotto, che è inteso a ravvicinare il prezzo di produzione a quello che i consumatori sono attualmente disposti a pagare, in un mercato dove l'idrogeno non rinnovabile è ancora quello economicamente più vantaggioso. La Banca dell'idrogeno integra altri strumenti strategici per creare un mercato dell'idrogeno rinnovabile, stimolare gli investimenti nella capacità produttiva e accrescere la produzione. Sostituendosi ai combustibili fossili, l'idrogeno rinnovabile avrà un ruolo cruciale nel futuro mix energetico dell'Europa, in particolare nella decarbonizzazione dell'industria pesante e di alcuni settori dei trasporti. Accelerando la diffusione delle tecnologie innovative per l'idrogeno, l'asta pilota contribuirà all'obiettivo del piano REPowerEU di produrre internamente 10 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2030».
Le offerte dovranno basarsi su una proposta di maggiorazione del prezzo per chilogrammo di idrogeno rinnovabile prodotto, fino a un massimo di 4,5 €/kg. Quelle che sono al di sotto di tale massimale e conformi ad altri requisiti di ammissibilità saranno classificate per ordine crescente di prezzo e in quest'ordine riceveranno un sostegno fino all'esaurimento della dotazione d'asta. I progetti selezionati riceveranno le sovvenzioni in aggiunta ai proventi della vendita di idrogeno sul mercato per un periodo massimo di 10 anni. Una volta firmate le convenzioni di sovvenzione, la produzione di idrogeno rinnovabile dovrà essere avviata entro 5 anni.
Nell'ambito della Banca europea dell'idrogeno, La Commissione Ue offre inoltre un nuovo meccanismo di "asta come servizio" (auctions-as-a-service) con il quale gli Stati membri potranno finanziare i progetti che hanno partecipato ad un'asta ma che non hanno beneficiato del Fondo per l'innovazione per via di limitazioni di bilancio.
