
Accordo Ue sulla riduzione delle emissioni di gas fluorurati

Il Parlamento e il Consiglio europei hanno raggiunto un accordo provvisorio per ridurre ulteriormente le emissioni di gas fluorurati, in linea con gli obiettivi climatici globali e dell’Ue. Su richiesta dell’Europarlamento, l'accordo prevede l'obiettivo di zero idrofluorocarburi (HFC) entro il 2050, inclusa una road map per ridurre la quota di consumo dell'Ue tra il 2024 e il 2049. In una nota il Parlamento europeo evidenzia che «L’eliminazione graduale del consumo di HFC nell’Ue è un chiaro segnale al mercato e allineerebbe le norme aggiornate all’obiettivo di neutralità climatica dell’Ue entro il 2050.
I gas fluorurati vennero immessi sul mercato per sostituire le sostanze che riducono lo strato di ozono, bandite dal Protocollo di Montreal nel 1985 ma, sebbene i gas fluorurati possano fornire raffreddamento senza danneggiare lo strato di ozono, riscaldano comunque l’atmosfera. Per continuare a proteggere lo strato di ozono senza aggravare la crisi climatica, i leader globali hanno modificato il Protocollo di Montreal nel 2016 per includere una riduzione graduale dei gas fluorurati. Il nuovo trattato di Kigali prevede una riduzione dell’80% dei gas fluorurati in 30 anni.
I negoziatori hanno concordato requisiti rigorosi che vietano l’immissione sul mercato Ue di prodotti contenenti gas fluorurati, per stimolare l’adozione di soluzioni più rispettose del clima e per fornire certezza a produttori e investitori. L’accordo prevede date specifiche per «L’eliminazione graduale dell’uso dei gas fluorurati nei settori in cui è tecnologicamente ed economicamente fattibile passare ad alternative che non utilizzano gas fluorurati, come la refrigerazione domestica, il condizionamento dell’aria e le pompe di calore» e prevede inoltre condizioni e scadenze rigorose per l’uso di gas fluorurati con un elevato potenziale di riscaldamento globale per l’assistenza o la manutenzione di diversi tipi di apparecchiature.
Il relatore, il verde olandese Bas Eickhout ha dichiarato: «Abbiamo raggiunto un accordo ambizioso che metterebbe fine ai gas fluorurati. Questo è fondamentale, non solo perché questi gas sono estremamente dannosi per il clima, ma offriamo anche chiarezza alle aziende e quindi certezza sugli investimenti. Stiamo interrompendo il ciclo infinito di nuovi cocktail chimici che rischiano di trascinare tecnologie come le pompe di calore e i quadri elettrici – che sono fondamentali per la nostra transizione energetica – nel dibattito sul PFAS. Le aziende europee sono già in prima linea nello sviluppo di alternative pulite ai gas fluorurati, quindi questa legge sarà positiva per il clima e per l’economia europea».
Secondo l’European Environmental Bureau (EEB), una coalizione di grandi associazioni ambientaliste europee, «L’accordo di oggi sul regolamento sui gas fluorurati segna una delle più grandi vittorie climatiche di questo mandato dell’Ue. Il programma di eliminazione graduale proposto per questi potenti gas serra segnala un cambiamento di paradigma, spingendo settori chiave come quello delle pompe di calore verso l’uso di refrigeranti rispettosi del clima».Per EEB, «L’Ue fa la storia con la revisione del regolamento sui gas fluorurati. L’accordo interistituzionale raggiunto oggi apre la strada affinché l’Europa diventi il primo continente al mondo senza HFC entro il 2050, stabilendo uno standard ambientale e climatico senza precedenti su scala globale. Quasi il 2,5% delle emissioni globali dell’UE, equivalenti all’intero settore aereo dell’UE, sarà risparmiato entro il 2050 grazie alla completa eliminazione dei gas fluorurati (gas F). La tempistica di divieto proposta svolgerà un ruolo cruciale nel promuovere l’adozione di refrigeranti rispettosi del clima in settori emergenti e strategici, come le pompe di calore, il condizionamento dell’aria e i quadri di comando (componente chiave per le reti elettriche). Questa transizione coinvolge anche altri settori come le schiume, la refrigerazione domestica, i refrigeratori e gli aerosol medicali». Secondo l’italiano Davide Sabbadin, vice responsabile delle politiche per il clima dell’EEB, «Quella di oggi è una vittoria tripla. In primo luogo è una vittoria per il clima, grazie al significativo contributo dei gas fluorurati alle emissioni di gas serra nell'Ue. E’ anche una vittoria per la nostra salute e l'ambiente, poiché i gas fluorurati sono principale fonte di emissioni di pericolosi PFAS "sostanze chimiche per sempre" in Europa. Infine, questa è una vittoria per l'industria verde europea, che ospita la produzione di alternative rispettose del clima ai gas fluorurati: i refrigeranti naturali». La più recente famiglia di gas fluorurati - HFO - rilascia nell’atmosfera PFAS, ed EEB fa notare che «Grazie alla nuova traiettoria dei gas fluorurati, nel prossimo decennio gli HFO saranno vietati in tutte le principali applicazioni, rendendo questa revisione un momento decisivo per prevenire l’inquinamento chimico che danneggia e persiste per sempre. Grazie a questa legislazione, grandi quantità di PFAS non verranno rilasciate nell’atmosfera e non si accumuleranno nei fiumi e nei laghi. Questa revisione pone le basi per la riforma REACH , un regolamento fondamentale che non può più essere rinviato. Sarà ora compito della nuova Commissione rendere globale questa rivoluzione guidata dall’UE, promuovendo questa stessa ambizione nel contesto del Protocollo di Montreal, il quadro internazionale che si occupa dei refrigeranti e che è già stato migliorato in passato la prima versione del regolamento sui gas fluorurati tramite l'emendamento di Kigaliz. EEB conclude: «Nonostante l’assenza di un divieto nel settore cruciale dei frigoriferi commerciali, come i supermercati, cosa che deploriamo, questo accordo porta anche buone notizie per l’industria europea. L’Europa è all’avanguardia nelle tecnologie rispettose del clima e dell’ambiente in questi settori, e trarrà beneficio da una spinta più forte all’interno del mercato interno. Il settore è attivamente alla ricerca di opportunità per rafforzare la propria posizione di leadership globale».
