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Corrado (Pd): «Altro che ecologismo radical chic»

Ospedali in crisi climatica: nei pronto soccorso italiani +30% di accessi per l'ondata di calore

Migliore (Fiaso): «Non deve mancare in questo momento il supporto dei medici di medicina generale e dei servizi territoriali, o la situazione diventerà critica»
 |  Crisi climatica e adattamento

A causa dell’ondata calore in corso in larga parte dell’emisfero boreale, gli ospedali italiani stanno registrando un aumento eccezionale di arrivi ai pronto soccorso.

L’allarme arriva direttamente dalla Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), come spiega il suo direttore Giovanni Migliore: «Stiamo registrando un aumento medio di accessi del 30% e le aziende sanitarie e ospedaliere stanno modulando la capacità di accoglienza, con posti letto aggiuntivi nelle medicine interne o ambulatori dedicati ai codici minori per alleggerire il carico di accessi nei pronto soccorso».

Gli ospedali stanno dunque potenziando la risposta all’emergenza caldo, per far fronte all’aumento del numero di pazienti che cercano assistenza presso i pronto soccorso. Le aziende sanitarie hanno anche promosso campagne di sensibilizzazione, attivato numeri verdi e servizi di assistenza domiciliare, incoraggiando la popolazione a prendere misure preventive per evitare i problemi di salute legati alle alte temperature.

«Non deve mancare in questo momento il supporto dei medici di medicina generale e dei servizi territoriali o nei pronto soccorso la situazione diventerà critica», aggiunge Migliore.

Del resto in crisi climatica non basta bere tanta acqua, mangiare molta frutta ed evitare di uscire di casa nelle ore più calde, per evitare le conseguenze delle sempre più frequenti e intense ondate di calore. Tant’è che nella sola estate del 2022 sono morti oltre 18mila italiani a causa del caldo eccessivo.

«Le ondate di calore più frequenti e intense sono uno dei sintomi della crisi climatica, e questo uno dei (tanti) modi in cui paghiamo il nostro ritardo – commenta Annalisa Corrado, ambientalista e responsabile Conversione ecologica per il Pd nazionale – E lo pagano soprattutto le persone più fragili, più sole, con meno risorse economiche. Altro che ecologismo radical chic».

Che fare dunque? Sotto il profilo dell’adattamento, tra gli interventi di più immediato impatto nel contrasto alle ondate di calore ci sono gli investimenti per garantire ai cittadini l’accesso a spazi verdi di prossimità – dove l’effetto delle isole di calore, tipico delle città, si attenua –, ma la soluzione strutturale al problema non può che essere quella di ridurre in modo rapido e deciso le emissioni di gas serra legate all’uso dei combustibili fossili, puntando dunque su efficienza energetica e fonti rinnovabili.

Redazione Greenreport

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