Diritto alla spina? Ecco come si può garantire la ricarica dei veicoli elettrici nei condomini
Poter ricaricare le batterie di un’auto elettrica in casa propria conviene. Ma non sempre si può. Chi abita in una villetta indipendente può avvalersi di un punto di partenza privilegiato, mentre per chi si trova in un appartamento all’interno di un condominio l’impresa è molto più complicata. La direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici (Energy performance of buildings directive, approvata nell'aprile 2024) stabilisce obiettivi per l'installazione di caricabatterie per i veicoli elettrici (Ev) in edifici con più di 3 posti auto. Ma le regole per gli edifici residenziali esistenti, e in particolare i condomini, sono troppo vaghe e mancano di obiettivi concreti per garantire un accesso facile e rapido alla ricarica privata.
Data questa lacuna politica, la Federazione europea per i trasporti e l’ambiente, Transport & Environment, sottolinea che è fondamentale che gli Stati membri dell'Ue vadano oltre l’Epbd dell'Ue e implementino un “diritto a collegare la spina” per consentire ai conducenti di veicoli elettrici che vivono in condomini di installare una postazione di ricarica per veicoli elettrici a proprie spese e nel loro parcheggio privato.
T&E ha analizzato il quadro normativo in 6 paesi (Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito) e ha compilato un documento per garantire che i conducenti di veicoli elettrici possano avere un accesso alla ricarica domestica, sia che vivano in una casa o in un appartamento.
Ed ecco le raccomandazioni messe nero su bianco dalla Federazione europea per i trasporti e l’ambiente a beneficio degli Stati membri.
Prima di tutto, sottolinea T&E, bisogna implementare nella legislazione nazionale un diritto alla connessione alla rete elettrica chiaro e semplice, sia per i proprietari che per gli inquilini: si dovrebbe richiedere solo la notifica ai comproprietari, a meno che non vi siano motivi seri e legittimi per opporsi, con un processo amministrativo snello.
Secondo, è necessario assicurare che tutti i condomini, sia quelli nuovi che quelli ristrutturati, siano completamente cablati per la ricarica dei veicoli elettrici: precablare il 100% dei posti auto, adattare l'infrastruttura elettrica degli edifici e aggiornare la connessione alla rete per equipaggiare tutti i posti auto, senza ritardare le richieste di connessione individuali
Bisogna poi progettare strategie nazionali per attrezzare edifici multifamiliari esistenti: gli Stati membri dovrebbero implementare strategie per pre-cablare i condomini esistenti e fissare obiettivi concreti per il 2035, in linea con l'assorbimento locale previsto dei veicoli elettrici.
Si deve poi aiutare a finanziare l'installazione di caricabatterie negli edifici plurifamiliari: gli Stati membri dovrebbero sovvenzionare l'acquisto e l'installazione di punti di ricarica per incentivare i conducenti di veicoli elettrici a ottenere un caricabatterie individuale e incoraggiare modelli di business innovativi che coprano i costi iniziali dell'equipaggiamento di tutti i parcheggi.
Ultimo ma non ultimo, l’obbligo di predisporre nuovi caricabatterie bidirezionali in tutti gli edifici: per consentire ai conducenti di veicoli elettrici di ridurre la bolletta dell'elettricità ricaricando durante le ore non di punta con prezzi bassi dell'elettricità e rivendendo alla rete l'energia immagazzinata nel veicolo durante i picchi di domanda e i momenti con prezzi elevati dell'elettricità.