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Nel comunicato finale del G7 molti riferimenti ai rapporti e previsioni dell’International Energy Agency

Clima, gli impegni del G7 di Sapporo in linea con il percorso Irena per restare entro +1,5 gradi

I ministri G7 hanno concordato un aumento collettivo di 150 GW di eolico offshore e 1 TW di solare fotovoltaico entro il 2030
 |  Crisi climatica e adattamento

Nonostante le critiche sul poco coraggio dimostrato dal recente summit dei ministri clima, dell'energia e dell'ambiente del G7 piovute dalle associazioni ambientaliste, l’International Renewable Energy Agency (Irena) vede il bicchiere mezzo pieno e  dice che i ministri di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti «Hanno espresso preoccupazione per i tassi globali di diffusione dell'energia rinnovabile, citando gli ultimi risultati della World Energy Transitions Outlook Preview 2023 di Irena» e ricorda che «Il rapporto avverte che è necessaria una correzione di rotta fondamentale nella transizione energetica per mantenere a portata di mano l'obiettivo di 1,5° C».

Irena evidenzia che gli obiettivi presenti nel comunicato finale dei ministri del clima, dell'energia e dell'ambiente del G7 riflettono le stime Irena per il G7 che prevedono 150 GW eolico offshore e 1 TW solare fotovoltaico entro il 2030 e che i ministri hanno invitato la stessa Irena a «Preparare un'analisi sull'innovazione e la sostenibilità di eolico offshore galleggiante per informare sui lavori del G7». Inoltre, Irena sta collaborando con la Presidenza del G7 per realizzare un rapporto sulla produzione sostenibile e il commercio di idrogeno nelle regioni remote e in via di sviluppo.

Secondo il direttore generale dell'Irena, Francesco La Camera, «L'impegno del G7 per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili è un passo positivo che invia un segnale forte alla comunità internazionale che l'accelerazione della transizione energetica è un must. Irena continuerà la sua collaborazione con i paesi del G7 nell'attuazione dei loro obiettivi e traguardi».

Il piano, delineato dal comunicato del G7, prevede l'accelerazione della diffusione di tutte le fonti di energia rinnovabile, tra cui solare, eolica onshore/offshore, energia idroelettrica, geotermica, biomassa sostenibile, biometano ed energia delle maree. I Paesi del G7 investiranno anche nello sviluppo e nell'implementazione di tecnologie di prossima generazione e creeranno catene di approvvigionamento sicure, sostenibili e resilienti.

Il comunicato del G7 ha richiesto a Irena, in collaborazione con l’Equality Advisory Council, Clean Energy Ministerial (CEM) e l’International Energy Agency (Iea) di monitorare i progressi sull'equilibrio di genere nei Paesi G7. E il direttore esecutivo dell'Iea, Fatih Birol è intervenuto al vertice G7 di Sapporo sottolineando che «L'economia dell'energia pulita sta emergendo più velocemente di quanto molti pensino, in particolare in settori come il solare fotovoltaico, le auto elettriche e le pompe di calore» e ha esortato i governi a «Tenere attentamente conto di questi sviluppi nelle loro azioni politiche».

Birol ha anche sottolineato l'importanza di «Rendere più sicure, diversificate e sostenibili le catene di approvvigionamento per le tecnologie energetiche pulite, un'area che è stata analizzata in dettaglio nelle recenti  Energy Technology Perspectives 2023 dell'Iea».

Per  i minerali critici , un'area importante in cui è necessaria la cooperazione internazionale per garantire transizioni sicure verso l'energia pulita, i ministri del G7 si sono impegnati in un piano in cinque punti per la sicurezza dei minerali critici che sarà sostenuto dall’Iea, anche producendo previsioni  a medio e lungo termine della domanda e offerta per i minerali critici di minerali, per aiutare a informare il processo decisionale.

La viceministro all’ambiente e sicurezza energetica, Vannia Gava, ha commentato: «Le risultanze del G7 Clima, Ambiente ed Energia di Sapporo ci impegnano tutti in una sfida ambientale globale non più procrastinabile. Torniamo con una comunione di intenti importante, a cui dovranno seguire azioni concrete, e scadenze decisive, come quella assunta sullo stop all’inquinamento da plastica. Siamo soddisfatti per il riconoscimento ottenuto dall’Italia rispetto ai biocombustibili sostenibili, che consideriamo decisivi per una transizione energetica graduale e funzionale alla protezione dell’economia e alla crescita. La presidenza italiana saprà ripartire da qui per avanzare in maniera decisa ma pragmatica nel percorso di decarbonizzazione».

Redazione Greenreport

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