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Come saremo tra 27 anni? Se ne parla in Consiglio regionale

Demografia, nel 2050 la Toscana avrà 200mila abitanti in meno

Dario (Sant’Anna): «La sfida epocale del cambiamento climatico e la questione del crollo demografico, riguardano tutti i Paesi»
 |  Crisi climatica e adattamento

Il declino demografico che già da anni sta interessando l’Italia, accelerato anche dall’avanzare della crisi climatica – come mostra l’ultimo rapporto Istat – avrà presto un impatto profondo in Toscana.

«Nel 2050 avremo più o meno 200mila abitanti in meno, la speranza di vita si avvicinerà ai novant’anni. Basti pensare che nel 1951 era di 65 anni. Si vivrà più a lungo e meglio, ci saranno molti anziani rispetto ai giovani. Se nel dopoguerra il rapporto era di dieci giovani ogni quattro-cinque anziani, un secolo dopo sarà di dieci giovani ogni 31 anziani», spiega l’economista e direttore Irpet Stefano Casini Benvenuti, intervenendo in Consiglio regionale.

L’occasione è arrivata all’Innovation center della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per il convegno ‘Uno sguardo per anticipare il futuro’: è il primo evento di restituzione del progetto promosso dal Consiglio regionale – insieme ad un comitato tecnico-scientifico di cui Casini fa parte – sulla Toscana al 2050.

«Riuscire a capire il presente, ma soprattutto riuscire a capire il futuro, per guidarne alcuni aspetti, questo è il vero ruolo della buona politica, ma anche quello che compete all’istituzioni, alle università, alle imprese – argomenta Paolo Dario, professore emerito di robotica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, anch’egli nel comitato – Abbiamo concentrato l’attività su alcuni tavoli tematici, collegati tra loro, che pongono una serie di interrogativi, ma anche grandi opportunità e richiedono grandi scelte. La sfida epocale del cambiamento climatico e la questione del crollo demografico, che riguarda tutti i Paesi, ormai anche l’India. Si tratta di capire come sviluppare tecnologie e conoscenze per affrontare il futuro, anche quello imprevedibile. Sono fiducioso».

Redazione Greenreport

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