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Stallo in Azerbaigian: dichiarazione della Presidenza della Cop29

Nuovo Obiettivo Collettivo Quantificato, invito a tutte le Parti a collaborare per aumentare i finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo fino ad almeno 1,3 trilioni di dollari all'anno entro il 2035
 |  Crisi climatica e adattamento

Mentre crescono le critiche e l’insoddisfazione per come la presidenza azera della COP29 Unfccc di Baku ha condotto i negoziati e in molti condividono l’opinione che quella che dovrebbe concludersi oggi è stata la peggiore COP climatica di sempre, l’Azerbaigian cerca di uscire dall’angolo con una dichiarazione della presidenza della COP29 che fa il punto di quello che, mentre scriviamo, sembra uno stallo causato da un atteggiamento furbesco di un governo autoritario e dipendente dall’energia fossile che ha trovato diversi complici tra i Paesi arabi e in governi come quello italiano.
Ecco cosa si legge nella nuova dichiarazione della Presidenza della COP29:

«Nel corso dell'anno, la presidenza della COP29 ha insistito per un nuovo obiettivo equo e ambizioso in materia di finanziamenti per il clima, tenendo conto delle esigenze e delle priorità delle Parti che appartengono ai Paesi in via di sviluppo.
Abbiamo condotto un processo di consultazione ampio e inclusivo, che si è protratto fino alle prime ore del mattino.
Abbiamo dato a tutti i gruppi l'opportunità di reagire al pacchetto di testi che abbiamo pubblicato ieri mattina e li ringraziamo per il loro impegno costruttivo.
Tenendo conto delle opinioni espresse durante le consultazioni e di quanto abbiamo sentito dalle Parti al Qurultay di ieri, abbiamo ora pubblicato testi aggiornati.
Questi testi formano un pacchetto equilibrato e semplificato per la COP29. La presidenza della COP29 esorta le parti a studiare attentamente questo testo, per spianare la strada al consenso, sulle poche opzioni rimanenti.
Come prima riflessione sulle indicazioni delle Parti, la decisione sul Nuovo Obiettivo Collettivo Quantificato contiene un invito a tutte le Parti a collaborare per aumentare i finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo per l'azione per il clima da tutte le fonti pubbliche e private fino ad almeno 1,3 trilioni di dollari all'anno entro il 2035.
Inoltre, riflettendo la proposta delle parti dei Paesi sviluppati, include la decisione di stabilire un obiettivo di estensione dell'obiettivo di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di dollari all'anno, con le parti dei Paesi sviluppati in prima linea, a 250 miliardi di dollari entro il 2035 per le parti dei Paesi in via di sviluppo per l'azione per il clima.
Continueremo a collaborare con le Parti per concordare collettivamente le modifiche definitive alle poche questioni in sospeso ma importanti.
Continueremo a lavorare sodo, in modo inclusivo e trasparente, per fare pressione su tutte le parti per raggiungere il risultato più ambizioso possibile».

Redazione Greenreport

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