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Il Ministro da Baku: «Adattamento non può essere rimandato, nuovo strumento sia motore di cambiamento per le comunità vulnerabili»

Cop29: Pichetto Fratin lancia il G7 Adaptation Accelerator Hub e fa un accordo con l’Etiopia

L'UNDP fungerà da agenzia di supporto per il nuovo G7 Adaptation Accelerator Hub
 |  Crisi climatica e adattamento

Oggi, al Padiglione Italia della Cop29 Unfccc di Baku, il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha lanciato ufficialmente il G7 Adaptation Accelerator Hub, «Iniziativa promossa nell’ambito della Presidenza italiana per favorire concrete azioni di adattamento globale, stimolando investimenti e collaborazioni».
Il G7 Adaptation Accelerator Hub, che si basa sull'impegno assunto durante la riunione ministeriale del G7 Climate, Energy, and Environment dell'aprile 2024 a Venaria Reale, sotto la presidenza italiana, è stato lanciato ufficialmente con un nuovo significativo supporto promesso dai Paesi del G7. Questi contributi includono sia nuovi finanziamenti sia l'allineamento degli attuali programmi di finanziamento dell'adattamento con gli obiettivi dell'Hub.
Pichetto Fratin ha spiegato che «Il nuovo hub è uno strumento importante che nasce dalla consapevolezza che l’adattamento non possa essere rimandato: dovrà essere un motore di cambiamento per le comunità vulnerabili».
Il ministro ha evidenziato che «Il cambiamento climatico sta generando impatti devastanti nei Paesi più vulnerabili, minacciando la sicurezza alimentare, la gestione delle risorse idriche e la resilienza delle comunità locali».
L’United Nations Development Programme (UNDP) fungerà da agenzia di supporto per il nuovo G7 Adaptation Accelerator Hub e il suo coinvolgimento sarà fondamentale nel fornire un supporto tecnico e di implementazione completo per rendere operativo l'Hub e assistere i Paesi in via di sviluppo nell'incrementare i loro sforzi di adattamento.
Marcos Neto, assistente segretario generale e direttore dell'ufficio di supporto alle politiche e ai programmi dell'UNDP, ha detto che «Il G7 Adaptation Accelerator Hub è un'iniziativa fondamentale per rafforzare le strategie di investimento e mobilitare e raccogliere finanziamenti per guidare le azioni di adattamento al clima nelle comunità e nei paesi più vulnerabili».
Come parte del lancio del G7 Adaptation Accelerator Hub, l'Italia ha annunciato una nuova partnership bilaterale con l'Etiopia per sviluppare una strategia di investimento mirata a progetti di adattamento prioritari. L’UNDP spiega che «Questa strategia mira a mobilitare risorse finanziarie pubbliche e private coinvolgendo attori finanziari nazionali e internazionali. L'Italia ha anche segnalato la sua intenzione di supportare progetti specifici attraverso il Fondo per il Clima Italiano, il suo principale strumento pubblico per promuovere obiettivi climatici e ambientali internazionali, allineati con il suo "Piano Mattei" per lo sviluppo africano».
opo aver incontrato Seyoum Mekonen, vice ministro per la pianificazione e lo sviluppo della Repubblica Federale Democratica d'Etiopia, Pichetto Fratin ha annunciato che «Con l’Etiopia si concretizza oggi la partnership bilaterale con il lancio di una collaborazione mirata a sostenere il governo etiope nell’attuazione di politiche di adattamento concrete e sostenibili, offrendo supporto e collaborazione nell’attivazione di misure in settori quali l’agroalimentare e la gestione delle risorse idriche. Abbiamo deciso di puntare a sbloccare l’accesso ai finanziamenti per l’adattamento, offrendo supporto tecnico su richiesta degli Stati per rafforzare la bancabilità delle azioni e migliorare la solidità tecnica e finanziaria dei progetti. Vogliamo unire le forze con i patener finanziar, privati e pubblici, le filantropie, le banche multilaterali di sviluppo, i fondi climatici per realizzare soluzioni innovative, che possano essere replicate su scala globale”.
I membri del G7, i Paesi in via di sviluppo, le banche multilaterali di sviluppo (MDB), i fondi per il clima, le organizzazioni filantropiche e il settore privato stanno dimostrando il loro impegno nell'incrementare gli investimenti e l'attuazione dell'adattamento attraverso approcci innovativi di finanza mista. Gli Stati Uniti hanno promesso supporto a 6 Paesi attraverso la pianificazione degli investimenti facilitata dal NAP Global Network. L'Unione Europea si è impegnata ad assistere due nazioni africane attraverso la sua Team Europe Initiative on Climate Change Adaptation and Resilience, mentre la Francia ha confermato il suo impegno rafforzato nei confronti della Bangladesh Climate and Development Platform . Il Giappone ha delineato i suoi piani per rafforzare la resilienza climatica nella regione Asia-Pacifico, in particolare attraverso la sua iniziativa Early Warning Systems through Public-Private Partnerships, che mira a rafforzare i sistemi di allerta precoce in diversi paesi ASEAN entro il 2025. Il Canada ha evidenziato la sua iniziativa GAIA lanciata di recente , una piattaforma finanziaria mista da 1,48 miliardi di dollari progettata per guidare investimenti incentrati sul clima nelle regioni vulnerabili. Questo impegno segnala la priorità a lungo termine della finanza per l'adattamento, incluso il supporto tramite l'Hub, e segnala una forte continuità mentre il Canada si prepara ad assumere la presidenza del G7 nel 2025.
Ai paesi membri del G7 si sono uniti i partner dei Paesi in via di sviluppo, tra cui Etiopia, Tuvalu e Costa d'Avorio, che hanno condiviso concreti piani di adattamento a lungo termine trasformati in progetti bancabili e strategie di finanziamento innovative. Questi esempi dimostrano come il finanziamento misto mobilitato tramite piattaforme come l'Hub possa avere un impatto reale.
Sono stati segnalati impegni significativi di collaborazione anche da parte della Banca africana di sviluppo , della Banca asiatica di sviluppo , della Banca europea per gli investimenti , del Fondo verde per il clima e della Gates Foundation, rafforzando gli obiettivi di finanziamento misto dell'Hub per sostenere l'adattamento.

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.