Skip to main content

L'umanità sta incendiando il pianeta e ne sta pagando il prezzo

Conferma Wmo: il 2024 è sulla strada per essere l'anno più caldo mai registrato
 |  Crisi climatica e adattamento

Dopo il Copernicus climate change service, anche secondo le anticipazioni dello “State of the Climate 2024 Update” della World meteorological organization (WMO), «il 2024 è destinato a diventare l'anno più caldo mai registrato, con una temperatura media globale in superficie addirittura superiore a quella del 2023».
L'analisi della temperatura globale della Wmo copre il periodo da gennaio a settembre 2024 e si basa su 6 datset di dati internazionali per fornire una valutazione consolidata della temperatura al Segretario generale delle Nazioni Unite. António Guterres prima della 29esima conferenza delle parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (COP29 Unfccc) che inizia l’11 novembre a Baku, in Azerbaigian. E il capo dell’Onu ha commentato: «La World meteorological organization e i suoi partner ci dicono che il 2024 è sulla strada per essere l'anno più caldo mai registrato, quasi due mesi prima che finisca. L'umanità sta incendiando il pianeta e ne sta pagando il prezzo».
Lo “State of the Climate 2024 Update” sarà presentato l’11 novembre dalla segretaria generale della Wmo, Celeste Saulo, e in occasione dell'Earth Information Day alla COP29 di Baku e riguarderà indicatori climatici chiave tra i quali la temperatura media globale in prossimità della superficie, il caldo degli oceani, l'innalzamento del livello del mare, il ghiaccio marino e i ghiacciai. Inoltre, fornirà informazioni sugli eventi meteorologici e climatici estremi e sugli impatti sullo sviluppo sostenibile.
In vista della pubblicazione dello State of the Climate 2024 Update la Wmo ha pubblicato il rapporto “2024 State of Climate Services” che fa il punto sulle informazioni e servizi climatici per supportare l'adattamento e far fronte a condizioni meteorologiche sempre più estreme, dal quale emerge che «Negli ultimi 5 anni, si sono registrati progressi nella fornitura di queste informazioni sul clima per il processo decisionale, ma permangono grandi gap e gli investimenti sono molto al di sotto delle esigenze».
Nonostante un aumento generale, il rapporto nota che «l'investimento continuo non si traduce necessariamente in un supporto per la creazione di capacità dei National Meteorological and Hydrological Services (NMHS), che sono organizzazioni essenziali per supportare l'azione climatica a livello nazionale e locale attraverso la fornitura di servizi di informazione sul clima. L'America Latina e i Caraibi, ad esempio, affrontano una crescente necessità di servizi di allerta precoce per affrontare pericoli come incendi boschivi e siccità».
La Saulo ha detto che «Nel nostro percorso verso uno sviluppo sostenibile, dobbiamo fare di più per trasformare la scienza e le informazioni sul clima in servizi fruibili, per rendere i servizi climatici più accessibili e per utilizzarli in modo più efficace. Di fronte a sfide ambientali senza precedenti, lo sviluppo, la distribuzione e l'uso di informazioni sul clima per consentire azioni per il clima non sono mai stati così cruciali. Dobbiamo fare gli investimenti necessari per un futuro sostenibile. Il costo della non azione è diverse volte superiore al costo dell'azione. Ecco perché è essenziale aumentare il supporto per gli NMHS per raccogliere una migliore conoscenza del sistema terrestre e dei suoi cambiamenti, fornire servizi climatici adatti allo scopo per supportare il processo decisionale e sviluppare sistemi di allerta precoce per proteggere le comunità dai crescenti pericoli naturali».
Illustrando i risultati dei due report Wmo in un messaggio alla 19esima Climate Change Conference of Youth 19a Conferenza dei giovani sui cambiamenti climatici, Guterres ha ringraziato i giovani di tutto il mondo, per la loro leadership: «Siete in prima linea nel parlare a favore dell'azione climatica e nel chiedere conto ai leader. E siete dalla parte giusta della storia. Mancano pochi giorni alla COP29. E ancora una volta siete voi a guidare la chiamata all'ambizione. State chiedendo di agire ora, non più tardi. E io sono dalla vostra parte. I leader devono arrivare a Baku con ambizioni all'altezza dell'urgenza e della portata della sfida. Insieme, spingiamo i leader a raggiungere i loro obiettivi. Entro il prossimo anno, devono attuare nuovi piani nazionali d'azione per il clima, in linea con l'obiettivo di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5 gradi e di rendere concreti gli obiettivi concordati alla COP28. Mantenere le promesse sulla finanza, con un nuovo obiettivo di finanziamento per il clima che mobiliti migliaia di miliardi di dollari in finanziamenti agevolati di cui i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno per adattarsi al nostro pianeta in cambiamento ed eliminare gradualmente i combustibili fossili, in modo rapido ed equo. E garantire la giustizia, in particolare attraverso un Fondo per le perdite e i danni ben finanziato».
Il capo dell’Onu ha concluso: «So che non rinuncerete mai a pretendere che governi, istituzioni finanziarie e aziende siano all'altezza di queste ambizioni. Voi giovani non sottovalutate mai il vostro potere. Nelle vostre comunità, sui social media, nelle scuole e nelle strade, non state solo chiedendo un cambiamento, state facendo in modo che il cambiamento avvenga. Sono orgoglioso di essere al vostro fianco. Alla COP29 e oltre, continuiamo a lottare insieme per il futuro che meritiamo e per il pianeta di cui l'umanità ha bisogno».

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.