L’Ue mobilita 18 mld di euro per far fronte alle alluvioni di settembre in Europa centrale
Per chi pensa che la transizione ecologica sia costosa, ancora una volta sono gli eventi meteo estremi come le alluvioni – resi più intensi e probabili dal riscaldamento globale in corso, legato alle emissioni di gas serra dovute all’impiego dei combustibili fossili – a ricordarci il costo dell’inazione.
Ieri la Commissione Ue ha annunciato una risposta diretta alle inondazioni che hanno colpito i paesi dell'Europa centrale e orientale e agli incendi boschivi verificatisi in Portogallo nel settembre 2024. L'insieme delle proposte potrebbe consentire ai sette Stati membri interessati (Polonia, Romania, Austria, Cechia, Ungheria, Portogallo e Slovacchia) di riprogrammare circa 18 miliardi di euro (circa 17,7 miliardi di euro dai fondi della politica di coesione e 588 milioni di euro dal Feasr) per fornire assistenza nel contesto delle catastrofi climatiche.
La Commissione propone infatti di modificare 3 regolamenti europei per garantire che i fondi dell'Ue possano essere mobilitati rapidamente a sostegno della ripresa da una catastrofe.
Le modifiche riguardano i regolamenti che disciplinano il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo di coesione (Fc), e il Fondo sociale europeo Plus (Fse+) per il periodo di programmazione 2021-2027, nonché il regolamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) nel periodo 2014-2022.
Queste misure, combinate con le risorse disponibili esistenti, aiuteranno gli Stati membri a ricostruirsi utilizzando l'approccio "migliore ricostruzione", ossia costruendo in futuro società più sostenibili, resilienti e inclusive.
«Quando le catastrofi climatiche colpiscono, l'Europa è più forte se è solidale – dichiara nel merito la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen – Ho avuto modo di vedere con i miei stessi occhi gli effetti delle inondazioni negli Stati membri dell'Ue a settembre e ho promesso di introdurre nuove flessibilità per aiutare la ripresa, la riabilitazione e il recupero degli Stati membri. Le proposte odierne dimostrano che manteniamo queste promesse: fornendo liquidità con maggiori prefinanziamenti e cofinanziamenti dai fondi dell'Ue, facciamo davvero la differenza per le persone e le regioni duramente colpite da queste catastrofi. Forniamo agli Stati membri gli strumenti per diventare più resilienti e meglio preparati alle crisi future».