Skip to main content

La Maremma diventa la capitale del terzo settore e del volontariato internazionale

XXIII Assemblea dei Circoli di Legambiente dal 18 al 20 ottobre e secondo Congresso dell’Alliance of European Voluntary Service Organisations dal 21 al 27 ottobre
 |  Crisi climatica e adattamento

Dal 18 al 27 ottobre la Toscana e Rispescia (Gr) diventeranno la capitale del terzo settore e del volontariato internazionale: il Centro Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile Il Girasole - Ex Enaoli di Rispescia (Gr) ospiterà due eventi importanti: la XXIIi Assemblea dei Circoli di Legambiente, in programma il 18-19-20 ottobre con oltre 400 volontari di circoli e regionali provenienti da tutta Italia pronti a confrontarsi sui grandi temi e le sfide ambientali e, dal 21 al ottobre, il secondo Congresso dell’Alliance of European Voluntary Service Organisations che vedrà circa un centinaio i rappresentanti di associazioni europee e del resto del mondo, tra cui anche Legambiente, discutere sul ruolo e futuro del volontariato in un momento storico complesso e delicato.

Legambiente evidenzia che «Saranno dieci giorni intensi e con tanti temi sul tavolo, con gruppi di lavoro, plenarie e incontri. Tra i temi principali si parlerà di transizione ecologica, convivenza con la crisi climatica, lotta alle illegalità e all’inquinamento, rinnovabili e agroecologia; ma anche di cittadinanza attiva, volontariato, pace e inclusione. Temi portanti per un ambiente sano, equo e di pace per tutte le persone».

Nella giusta direzione per accelerare la transizione ecologica, praticare l’attivismo, promuovere la pace e l’inclusione” è il titolo di questa XXII edizione dell’Assemblea dei circoli di Legambiente che, dopo il congresso nazionale del 2024 tenutosi a Roma, torna a riunirsi come da tradizione a Rispescia, nel cuore della maremma. Ad aprire ufficialmente il ricco calendario dell’Assemblea, dopo un primo incontro riservato che si terrà il venerdì, sarà sabato 18 ottobre dalle ore 9.30 l’incontro in plenaria con gli interventi di Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente e di Angelo Gentili, segreteria nazionale di Legambiente. Subito dopo la mattinata e il pomeriggio saranno caratterizzati da 18 gruppi di lavoro, ognuno dei quali affronterà un tema specifico: dalla convivenza con la crisi climatica ai cantieri sulla mobilità sostenibile, dalle rinnovabili al no al nucleare, dai 30 anni di lotta alle ecomafie alle aree protette all’agrogeologia per arrivare al focus Il ritorno di inceneritori e discariche VS i nuovi impianti industriali dell’economia circolare, solo per citarne alcuni. Ci sarà poi una sessione dedicata a come mettere in pratica le proposte utilizzando strumenti, strategie, contenuti con una serie di dibattiti e incontri a tema come quelli dedicati alle fake news e alle campagne associative. L’Assemblea si concluderà domenica 20 ottobre con una plenaria e con gli interventi dei delegati dell’Assemblea nazionale e il Consiglio nazionale di Legambiente. Tema della plenaria: “Ll’emergenza climatica, crisi economica e guerre: la transizione ecologica a un bivio. Il nostro ruolo per far prendere la giusta direzione all’Italia”, introduce Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, conclude Zampetti che ha anticipato i temi della convention del Cigno Verde: «Saper progettare il futuro, con i piedi e le mani ben salde nel presente, è l’obiettivo che anche oggi ci poniamo e che sarà il filo conduttore della nostra XXII Assemblea nazionale dei circoli in programma questo week-end a Rispescia. Per accelerare la transizione ecologica, promuovere l’attivismo e il volontariato, come strumento anche per costruire comunità inclusive e operazioni internazionali di peacekeeping grazie alla riconversione ambientale dell'economia italiana, serve anche il nostro impegno quotidiano che può fare la differenza. Tutto il mondo, a partire dal nostro Paese, sta affrontando una fase difficile e delicata segnata da una crisi climatica sempre più evidente ma anche da decisioni e politiche che vanno in direzione contraria, come ad esempio gli ostacoli alle rinnovabili, gli investimenti sul gas, il ritorno del nucleare,  e da decisioni che sono troppo lente, timide e inefficaci rispetto a quanto andrebbe fatto con conseguenze non solo ambientali ma anche sulle comunità, sulle persone e sui diritti umani, come dimostrano anche i numerosi conflitti in atto, a partire dall’Ucraina e dal medio-Oriente, che molto spesso sono legati l’accaparramento di risorse energetiche e materie prime naturali. Serve un cambio di passo, una maggiore coscienza ambientale e collettiva su più livelli dalle istituzioni alle comunità ai singoli cittadini».

Dal 21 ottobre, dopo l’Assemblea dei circoli di Legambiente, prenderà il via il secondo Congresso dell'Alliance of Voluntary Service Organizations, network europeo di oltre 80 associazioni europee ed extraeuropee che si occupano di volontariato e di cui anche Legambiente fa parte. Ogni anno questo network muove circa 10000 volontari. Obiettivo principale del congresso sarà quello di facilitare il dialogo tra le associazioni per capire come rendere il loro lavoro sostenibile e come lo si vuole sviluppare nel futuro. Il congresso dell'Alliance andrà a ridefinire la direzione strategica e le risoluzioni approvate nel congresso precedente, tenutosi 10 anni fa sempre a Rispescia. Al Congresso, che si terrà dal 21 al 24 ottobre a Rispescia, seguirà poi dal 25 al  27 ottobre l'Assemblea Generale. 

Mattia Lolli, responsabile volontariato Legambiente, conclude: «Il congresso dell’Alliance sarà un’opportunità per riflettere sul legame tra fonti fossili, guerre e ingiustizie e su come il volontariato internazionale possa essere strumento di solidarietà, e lo faremo insieme alle associazioni attive nei luoghi attraversati da conflitti come l'Ucraina e la Palestina. Per costruire insieme un percorso verso la transizione ecologica, la giustizia climatica e la pace».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.