Wwf: Fitto lavorerà per indirizzare i fondi europei per la coesione verso attività positive per natura e clima?
«Nonostante le dichiarazioni a favore del Green Deal europeo, il forte focus che il secondo mandato di von der Leyen avrà su competitività e industria segna un deciso cambiamento di rotta rispetto alla centralità ricoperta dalle politiche per la transizione verde nella scorsa legislatura europea» e per questo il Wwf Italia chiede che la maggiore attenzione verso la competitività dell’industria europea non pregiudichi il raggiungimento dei non più rinviabili obiettivi climatici e ambientali».
Secondo il Panda italiano, «Con la designazione dei nuovi Commissari europei e le dichiarazioni programmatiche per i prossimi 5 anni, Ursula von der Leyen ha chiaramente riconosciuto la crisi climatica e di perdita di biodiversità come sfida cruciale del suo secondo mandato da Presidente della Commissione europea. Tuttavia, gli impegni concreti dell’Esecutivo europeo per la natura e il clima dipenderanno in gran parte dal mandato di ciascun Commissario e dalla loro capacità di mantenere e consolidare la transizione ecologica nelle loro priorità programmatiche. Il nuovo Collegio dei Commissari dovrà dedicare la massima attenzione e cooperare su priorità imprescindibili quali il ripristino della natura, l’adattamento al cambiamento climatico e la resilienza idrica, assicurando un’attuazione rapida ed effettiva del Regolamento sulla Deforestazione e della Legge sul Ripristino della Natura. Unendo i pacchetti “energia” e “edilizia abitativa” nelle deleghe di un unico Commissario e sottolineando la necessità di una transizione verde e giusta, von der Leyen punta a superare la falsa contrapposizione tra misure sociali, climatiche ed energetiche strumentalmente agitata dalla lobby delle fonti fossili e dai loro rappresentanti politici. Von der Leyen ha inoltre sottolineato la necessità di dare seguito ai risultati del Dialogo Strategico sull’Agricoltura, il che dovrebbe implicare l’attuazione e l’applicazione della normativa in materia di natura, oltre che la creazione di fondi dedicati al ripristino degli ecosistemi e la diffusione di pratiche agroecologiche».
Kim Claes, corporate capture campaigner di Friends of the Earth Europe, sembra molto meno fiducioso sulla linea politicha della confermata von der Leyen: «L' impostazione del team non è ciò di cui abbiamo bisogno per guidare una giusta transizione . La maggior parte dei candidati sono candidati dello status quo, con una storia di ballo al ritmo degli interessi del business , piuttosto che lavorare per soluzioni reali per le persone. La creazione del portafoglio "Semplificazione" di Dombrovskis è preoccupante. Ciò che alcune aziende chiamano un onere normativo è in realtà la rete di sicurezza per le persone e il pianeta necessaria per realizzare la giusta transizione. Con la scusa di promuovere la crescita, von der Ley en spinge un programma di deregulation guidato dalle corporation Accogliamo con favore il portafoglio housing. Tuttavia, non creando un portafoglio di affari sociali, la von der Leyen dimostra di non aver ascoltato la gente . Per creare consenso per l'implementazione del Green Deal e realizzare una vera e propria transizione giusta, la nuova commissione deve mettere la giustizia sociale al centro della sua agenda per il clima e l'ambiente e respingere l'influenza dei lobbisti aziendali che spingono per un accordo industriale anti-green. La giustizia sociale non può essere un ripensamento».
Dante Caserta, responsabile affari Legali e Istituzionali del Wwf Italia, sottolinea che «Mentre i Commissari designati si apprestano ad affrontare lo scrutinio del Parlamento europeo, il WWF Italia chiede un loro diretto impegno a considerare la transizione ecologica una priorità trasversale del programma di lavoro della nuova Commissione. In questa fase cruciale per la formazione dell’Esecutivo europeo, chiediamo agli europarlamentari di valutare attentamente l’impegno concreto di ciascun Commissario a integrare nel proprio mandato il contrasto al cambiamento climatico e la protezione della natura. Sarà necessaria una forte cooperazione a tutti i livelli, in particolare tra la prima Vicepresidente esecutivo per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, e il Vicepresidente per la prosperità e la strategia industriale, Stéphane Séjourné. Ciò garantirebbe che la spinta verso una maggiore competitività dell’industria europea possa andare di pari passo con l'azione per il clima e la natura, affinché la nostra economia possa prosperare rispettando l’ambiente. L’assegnazione del ruolo di Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme al designato italiano è un importante riconoscimento per il nostro Paese: è pronto Raffaele Fitto a lavorare attivamente per indirizzare i fondi europei per la coesione verso attività positive per natura e clima?»
Le speranze del mondo ambientalista e progressista si appuntano soprattutto alla nomina della ex ministra spagnola per la transizione ecologica Teresa Ribera.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha commentato su X: «La Spagna potrebbe essere sulla buona strada per avere la maggiore influenza che abbia mai avuto a Bruxelles. E’ Una magnifica notizia per l’Europa e un motivo di orgoglio per la Spagna. La sua determinazione e la sua leadership nel governo spagnolo sono diventate un esempio per tutti, e ora potrà difendere quegli stessi valori dal cuore dell’Europa. Con la nomina di Ribera, l’Ue acquisisce un leader eccezionale».
Presentando le future deleghe della Ribera, la von der Leyen ha detto che «Guiderà il lavoro per assicurare che l’Europa sia in linea con gli obiettivi delL’European Green Deal e che decarbonizziamo e industrializziamo la nostra economia allo stesso tempo».
Daniel Eck scrive su Euractiv che «Per quanto riguarda l’energia, Ribera probabilmente spingerà per ridurre i prezzi dell’elettricità al dettaglio, se l’Unione europea vuole seriamente competere con altre potenze economiche come gli Stati Uniti, dove i prezzi dell’elettricità al dettaglio sono attualmente molto più bassi che nell’Ue. La promozione delle energie rinnovabili e l’incoraggiamento dello sviluppo dell’”economia dell’idrogeno” saranno fondamentali».
Miguel Tellado, portavoce parlamentare del Partido Popular, all’opposizione in Spagna ma nello stesso gruppo (PPE) della von der Leyen in Europa, non l’ha presa bene: «Nessun membro del governo Sánchez ci sembra accettabile per assumere un portafoglio di questo tipo, e Ribera ancora meno. Il PP non è favorevole all’esportazione del “sanchismo” fuori dai nostri confini. Sarà un commissario senza poteri legislativi. E’ un sollievo che le questioni più delicate a cui loro (il Partido Socialista Obrero Español – PSOE, ndr) potrebbero aspirare, come l’agricoltura o la pesca, ‘non siano nelle sue mani». Così, gli europarlamentari democristiani del Partido Popular si opporranno alla nomina della Ribera voluta dalla democristiana von der Leyen.
Patxi López, portavoce parlamentare del PSOE, ha ribattuto che la candidatura: «Dimostra il peso della Spagna in Europa, il ruolo e l’influenza del governo e la capacità di Ribera (…) Ma qualunque cosa abbiano da criticare (il PP), non va bene nemmeno a loro. E’ una notizia magnifica».
La Ribera ha commentato: «Lavorare per la costruzione di un mercato interno che funzioni e in cui non ci sia concentrazione di potere ha un effetto sociale immediato, poiché il contrario finirebbe per danneggiare non solo l’industria ma anche i consumatori e i cittadini. l’Ue sta affrontando nuove sfide. Deve esaminare la concentrazione del mercato nella sfera digitale per evitare situazioni che col tempo finiscono per danneggiare l’economia o i consumatori».