
Nucleare, il governo britannico torna indietro: vuole finanziare una nuova centrale nel Galles (VIDEO)

Secondo la BBC e molti esponenti del Partito conservatore, il governo sta per decidere di finanziare una nuova centrale nucleare a Wylfa, nel Galles del nord, e per farlo rinuncerebbe invece a un grande progetto di energia del mare nella stessa aerea, Una decisione che segnerebbe una significativa inversione di tendenza rispetti all’approccio prudente verso il finanziamento di nuove energia nucleare che aveva finora caratterizzato i governi conservatori di Theresa May.
Dal 2010, il governo britannico si era finalmente convinto che i contribuenti non potevano più sostenesre i continui aumenti dei costi e il dilatarsi dei tempi di costruzione che erano diventat un segno distintivo della costruzione delle centrali nucleari. I filonucleari conservatori (ma anche i laburisti non scherzavano) si erano alla fine resi conto che non potevano più proporre centrali nucleari come quella di Hinkley Point C, nel Somerset, che sarebbe costata salatissima, con costi proibitivi come quelli che l'appaltatore, EDF, aveva già sostenuto per una centrale simile in Francia. Come se non bastasse, per garantire la sicurezza di Hinkley Point C e assumersi tutti i rischi economici in assenza di finanziamenti statali, la multinazionale nucleare francese aveva chiesto un prezzo per l'elettricità prodotta a Hinkley che sarebbe il doppio di quello attuale.
Un accordo che non piaceva per niente al National Audit Office (Nao) e al Public Accounts Committee (Pac) che premevano su Hitachi e governo perché riducessero significativamente anche il costo dell'energia della centrale nucleare prevista a Wylfa, che alla fine dovrebbe arrivare a circa 77 sterlina per megawattora, rispetto alle 92,50 sterline/MWh di Hinkley.
Il segretario all'energia britannico, Greg Clark, ha detto alla BBC: «Abbiamo ascoltato il Nao e il Pac e abbiamo ritenuto opportuno esplorare una strada diversa per realizzare un progetto di queste dimensioni».
Gli ambientalisti sono già sul piede di guerra: Caroline Lucas del Green Party UK ha detto che «Prendere in considerazione questa mostruosità nucleare vedrebbe i contribuenti coinvolti nel progetto, pagando per una forma di produzione di elettricità che non è adatta per il futuro».
Ma Dieter Helm, professore di politica energetica all’università di Oxford, ha detto alla BBC che il cambio di strategia di finanziamento del governo ha un senso: «Il costo della costruzione di nuove centrali nucleari significa che è logico che il governo aiuti a finanziare progetti come questo. I governi possono indebitarsi molto più a buon mercato delle compagnie private e il costo del prestito può ridurre drasticamente il costo finale. Hinkley Point C sarebbe stato circa la metà del costo se il governo avesse preso a prestito i soldi per costruirla al 2%, piuttosto che Il costo del capitale di EDF, che era del 9%».
Insomma i paladini conservatori della Brexit, del neoliberismo e del liberissimo mercato, smettono la loro armatura e diventano interventisti statali con i soldi dei contribuenti se c’è da aiutare una multinazionale straniera in difficoltà
Ma per quanto riguarda Wylfa c'è un'altra ragione per cui il governo si sente più a suo agio nell’assumersi il rischi di costruire una centrale nucleare: il progetto Hinkley Point si basato sul progetto di un nuovissimo reattore che non è ancora in finzione in nessun Paese del mondo, quello gallese è un reattore Hitachi già abbastanza testato e utilizzato.
Per Mal Chadwick di Greenpeace United Kingdom, «E’ come se la storia si stesse ripetendo. Dopo anni di ritardi e bilanci vertiginosi, la prossima ondata di nuove centrali nucleari è già in gravi difficoltà. Hitachi chiede denaro pubblico per costruire la nuoc va centrale nucleare di Wylfa ad Anglesey. E sentiamo che che il governo potrebbe essere in procinto di offrire loro un pacchetto di finanziamenti del valore di miliardi di sterline. Hitachi sta minacciando di abbandonare il progetto Wylfa se il governo non lo finanzia, quindi i ministri sono sotto pressione per offrir loro un accordo».
Greenpeace UK è convinta che la nuova energia nucleare è inaffidabile: «Il primo nuovo impianto (Hinkley) doveva essere pronto entro il 2017, ma mancano ancora dieci anni. E’ troppo tardi per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi climatici. Quindi tocca a noi respingerlo. La decisione può essere presa da un giorno all'altro. Bisogna dire al governo di andarsene prima che sia troppo tardi».
Eppure le alternative non mancano, come ricorda Chadwick, «L' energia eolica offshore sta già illuminando milioni di case nel Regno Unito, ed è meno costosa e più veloce da costruire rispetto al nucleare . Con un mix di fonti rinnovabili e una rete elettrica moderna, possiamo avere energia pulita e affidabile. Chiediamo al governo di abbandonare questo accordo nucleare e sostenere le energie rinnovabili».
E Chadwick non è per niente d’accordo con il professor Helm: «Vi ricordate di quando il governo ha fatto quel pessimo affare con EDF , garantendo un alto prezzo per l’energia del loro nuovo impianto di Hinkley? Non ci si può credere, ma questo nuovo accordo con Hitachi è ancora peggiore . Con Hinkley, pagheremmo solo l’energia che effettivamente produce, anche se quelll’energia è in ritardo di dieci anni e troppo cara. Ma Hitachi vuole che il governo aiuti a finanziare la costruzione del loro nuovo impianto, il che significa che il rischio sarebbe tutto nostro. E questi rischi sono molto reali. Hitachi non ha un gran curriculum per i progetti nucleari e la tecnologia che stanno usando è abbastanza inaffidabile . C'è una ragione perché gli investitori stanno indietreggiano! Se le cose vanno male, potremmo pagerne il prezzo tutti».
Anche il Green Party of England and Wales ha criticato oggi i piani del governo di annullare il progetto Swansea Bay tidal lagoon per produrre energia con le maree nella Swansea Bay per finanziare la centrale nucleare di Wyfla.
La Deputy Leader Green Party of England and Wales , la gallese Amelia Womack, ha detto che dare priorità del nucleare rispetto all’em nergia delle maree «E’ un'ulteriore prova del fatto che il governo non ha alcuna strategia per la transizione del Galles verso un futuro pulito e rinnovabile. Le incongruenze nei costi citati da Hitachi, combinate con il costo del progetto di Anglesey rispetto ai progetti più economici di energia eolica offshore, sono la prova che il progetto nucleare non ha una sostenibilità sia finanziaria che ambientale. La produzione di energia nel Galles è stata una parte determinante della nostra storia, tidal power lagoon sarebbe stata una parte determinante del nostro futuro a energia pulita. Questo progetto avrebbe prodotto energia a basso costo, di provenienza locale, creato posti di lavoro nella comunità e reso il Galles del Sud un leader nazionale nella tecnologia verde. Invece i conservatori stanno buttando soldi in una centrale nucleare che non è né sostenibile dal punto di vista ambientale né solida dal punto di vista finanziario. Questa è un'ulteriore prova del fatto che i conservatori non hanno a cuore i veri interessi del Galles».
