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Un fulmine colpisce la Torre di Marciana Marina

Legambiente: avviare subito una vero restauro conservativo e aprirla finalmente al pubblico
 |  Crisi climatica e adattamento

Il fulmine che ha colpito la Torre medicea di Marciana Marina, danneggiandone la parte sommitale e alcune strutture interne, è una pessima notizia ma potrebbe trasformarsi in un’occasione per avviare un vero progetto di ripristino e valorizzazione troppo a lungo rinviato e che veniva presentato insieme a ipotesi non condivisibili.

La Torre di Marciana Marina, simbolo del Comune, è ritornata pubblica dopo anni di battaglie e denunce di Legambiente Arcipelago Toscano e grazie alla decisiva azione dell’amministrazione di centro-sinistra degli anni ’90, ma il monumento ha continuato a restare praticamente inaccessibile ai suoi legittimi proprietari: i cittadini di Marciana Marina,  e agli ospiti estivi.

Ora il fulmine che si è abbattuto sulla Torre richiama tutti, a partire dalla Soprintendenza, dal Ministero dei Beni Culturali e ambientali  e dalla Regione Toscana, a mettere finalmente e immediatamente mano a un progetto di recupero conservativo del monumento.

Legambiente invita la nuova amministrazione comunale marinese a fare del recupero della Torre una priorità, con un progetto che la renda di nuovo alla comunità e che faccia diventare questo importante monumento lesionato dal fulmine una risorsa culturale e turistica, così come lo avevano pensato Legambiente e i cittadini e le forze politiche che avevano appoggiato la nostra battaglia perché la Torre ridiventasse un bene comune e pubblico.

Legambiente Arcipelago Toscano

È la più importante e diffusa associazione ambientalista delle isole toscane e - fondata nel 1983 - uno dei circoli più vecchi e conosciuti del Cigno Verde in Italia. E’ stata protagonista – anche nel durissimo confronto con gli antiparco- dell’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è l’Associazione che più vigila sulla politica urbanistica e amministrativa delle Isole. Legambiente Arcipelago Toscano organizza trekking e feste che hanno al centro la biodiversità e la difesa del territorio, gestisce l’Aula VerdeBlu della Zona umida di Mola e il Santuario delle farfalle Ornella Casnati e con i suoi volontari che cerca per tutta l’estate cercano le tracce di nidificazione delle tartarughe marine.